IL MATTINO
Forever
05.07.2020 - 09:51
Sulla base della letteratura scientifica, gli integratori possono essere utili per la prevenzione dei tumori?
Caro lettore, sugli integratori alimentari come sai abbiamo dedicato molto spazio in questa rubrica domenicale. E, diciamo la verità, un integratore non si nega a nessuno, tantomeno ora che per ogni malanno, vero o presunto, c’è un integratore. Adesso, però, proviamo a dare uno sguardo sull’utilizzo degli integratori per la prevenzione dei tumori. Abbiamo già visto come, per motivi diversi dalla prevenzione del cancro, alcuni integratori vitaminici e/o minerali possono essere utili per prevenire la carenza di nutrienti, come ad esempio quella dell’acido folico in gravidanza o per correggere un’insufficienza, clinicamente o meno documentata, come la vitamina D nei soggetti con basse concentrazioni ematiche o l'integrazione di vitamine del gruppo B in alcune forme di anemie (megaloblastica e perniciosa). Premesso che una dieta ricca di verdure, frutta e altri alimenti a base vegetale è ampiamente è in grado di ridurre il rischio di cancro, tuttavia gli studi condotti con l’utilizzo degli integratori alimentari sono limitati e incoerenti. [1] E tra questi sono due gli studi randomizzati i quali hanno mostrato una riduzione del rischio di cancro tra gli uomini che assumono antiossidanti o micronutrienti multipli a basse dosi, ma ancora oggi sono assenti prove di efficacia per le donne. [2-3] Al contrario, ci sono evidenze che integratori ad alte dosi di nutrienti, come il beta-carotene e le vitamine A ed E, possono addirittura aumentare il rischio di alcuni tumori.[1]
Per quanto riguarda i singoli nutrienti, un'eccezione può essere il calcio, il quale, assunto mediante integratore, può ridurre il rischio di cancro del colon-retto. Tuttavia, un lavoro ha mostrato che le persone che hanno un'eccessiva assunzione di calcio (principalmente da integratori) hanno un rischio più elevato di morte per tutti i tipi di cancro rispetto a quelli che lo assumono nei livelli raccomandati, ma tramite gli alimenti. [4] Nello stesso studio, l'assunzione (pari o superiore al fabbisogno medio stimato o al livello adeguato di assunzione) di vitamina A, vitamina K, magnesio, zinco e rame era associata a una ridotta mortalità cardiovascolare e per tutte le cause, ma le associazioni erano riferite solo all'assunzione di nutrienti con gli alimenti. [4] Anche di fronte a queste evidenze, più della metà degli adulti statunitensi utilizza giornalmente uno o più integratori alimentari. [4]
E nel nostro Paese, come rileva il Censis, sono “32 milioni gli italiani che consumano integratori alimentari. Lo fanno abitualmente più di 18 milioni (tutti i giorni o qualche volta alla settimana) e più di 4 milioni qualche volta al mese. Li utilizzano maggiormente le persone in età attiva (il 62,8% degli utilizzatori ha tra 35 e 64 anni) e le donne (il 60,5%)”* Perchè gli alimenti vegetali sono da preferire agli integratori? Ebbene, molti nutrienti, come vitamine e minerali, si trovano in frutta e verdura ed è probabile che questi composti agiscano in sinergia per esercitare il loro effetto benefico. Ed è probabile che vi siano componenti naturali importanti, ma non ancora identificati, presenti negli alimenti integrali, ma non negli integratori alimentari. In commercio si può trovare alcuni integratori pubblicizzati come contenenti l'equivalente nutrizionale di frutta e verdura. Tuttavia, la piccola quantità di polvere essiccata presente in tali capsule contiene spesso solo una piccola parte dei nutrienti contenuti negli alimenti interi e, comunque, mancano le prove di efficacia a sostegno del ruolo di tali prodotti nella prevenzione del cancro.
Il cibo, quindi, resta la migliore fonte di vitamine, minerali e altri componenti alimentari bioattivi. Se proprio qualcuno desidera assumere un integratore alimentare, la scelta più conveniente, secondo l’American Cancer Society, è quella di un multivitaminico/minerale bilanciato, contenente non più del 100% della dose giornaliera raccomandata di nutrienti [5]. Tuttavia, la stessa American Cancer Society, in accordo con le linee guida del World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research, non raccomanda l'uso di integratori alimentari per la prevenzione del cancro. [4,1]
Note
CENSIS. Salute: gli integratori alimentari utilizzati da 32 milioni di italiani (Disponibile all’indirizzo: https://www.censis.it/)
Bibliografia
1 . World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research. Diet, Nutrition, Physical Activity and Cancer: A Global Perspective. Continuous Update Project. The Third Expert Report. American Institute for Cancer Research; 2018.
2 . Gaziano JM, Sesso HD, Christen WG, et al. Multivitamins in the prevention of cancer in men: the Physicians' Health Study II randomized controlled trial. JAMA. 2012;308:1871‐1880.
Crossref CAS PubMed Web of Science®Google Scholar
3 . Hercberg S, Galan P, Preziosi P, et al. The SU.VI.MAX Study: a randomized, placebo‐controlled trial of the health effects of antioxidant vitamins and minerals. Arch Intern Med. 2004;164:2335‐2342.
4 . Chen F, Du M, Blumberg JB, et al. Association among dietary supplement use, nutrient intake, and mortality among U.S. adults: a cohort study. Ann Intern Med. 2019;170:604‐613.
5 . Rock CL, Thomson C, Gansler T, et al. American Cancer Society guideline for diet and physical activity for cancer prevention [published online ahead of print, 2020 Jun 9]. CA Cancer J Clin. 2020;10.3322/caac.21591. doi:10.3322/caac.21591
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