La curatrice fallimentare di Amica, Mirna Rabasco, e il sindaco di Foggia Mongelli
Si tratta di due cause ordinarie fatte contro il comune di Foggia per dei crediti che Amica Spa, prima di essere dichiarata fallita, vantava nei confronti del Comune per vari contratti di servizio in essere con il Comune stesso, che era il committente pressoché unico dell’azienda Amica. Per quei contratti di servizio vi erano appunto dei crediti pendenti per quasi 20 milioni di euro», ci spiega l’avvocato Giampaolo Impagnatiello
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