IL MATTINO
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29.11.2024 - 12:27
La strategia si basa sull’applicazioni tre pilastri: i dati del gioco, i luoghi del gioco e le modalità di gioco. Attraverso l’analisi del "customer journey” si possono identificare i punti di contatto tra il giocatore e l'ambiente di gioco, cruciali per implementare misure di autoesclusione efficaci.
L'Università di Roma Tor Vergata ha presentato nei mesi scorsi una ricerca che approfondisce l'importanza della consapevolezza nel gioco d'azzardo e l'efficacia dell'autoesclusione come strumento di prevenzione. Per comprendere meglio questi temi, abbiamo intervistato la redazione di Slotmania, blog specializzato nel campo del gioco pubblico fisico e terrestre.
Quale è l’obiettivo principale dell’'autoesclusione nel gioco fisico e quali sono i pilastri fondamentali di questa strategia?
L’autoesclusione rappresenta una misura preventiva a tutela del giocatore. Il sistema del gioco pubblico in Italia, riconosciuto come all'avanguardia in Europa, è in grado di proporre soluzioni efficaci che rispondano alle esigenze dei giocatori. La strategia si basa sull’applicazioni tre pilastri: i dati del gioco, i luoghi del gioco e le modalità di gioco. Attraverso l’analisi del "customer journey” si possono identificare i punti di contatto tra il giocatore e l'ambiente di gioco, cruciali per implementare misure di autoesclusione efficaci.
Come possono le tecnologie moderne supportare l'autoesclusione?
Le tecnologie mobili, come smartphone e tablet, sono in grado di facilitare la registrazione degli utenti al servizio di autoesclusione, oltre a consentire il monitoraggio localizzato degli autoesclusi e l'invio di avvisi automatici in caso di tentativi di violazione dell'autoesclusione. Queste soluzioni garantiscono efficacia e rispetto della privacy nelle diverse fasi del monitoraggio.
Qual è il ruolo degli esercenti e degli operatori in questo contesto?
Gli esercenti e gli operatori di gioco devono assumere un ruolo attivo nella prevenzione, in linea con le disposizioni regolamentari e concessorie. Devono promuovere la consapevolezza tra i consumatori, attraverso comunicazione, formazione del personale e monitoraggio assistito dalla tecnologia, per favorire un gioco responsabile.
Quali sono le prospettive future per l'autoesclusione nel gioco fisico in Italia?
Pensiamo sia fondamentale la creazione di un Registro Unico degli Esclusi (R.U.E.) che comprenda sia il gioco online che quello fisico è fondamentale. Questo registro dovrebbe includere anche l'eteroesclusione, concetto ancora poco noto, ovvero la possibilità per terzi di richiedere l'esclusione di un giocatore, per garantire una tutela completa e uniforme su tutto il territorio nazionale.
In conclusione, quale messaggio vorrebbe trasmettere ai giocatori e alle loro famiglie?
È essenziale promuovere una cultura del gioco consapevole, dove l'autoesclusione sia vista come uno strumento di protezione e responsabilità personale. La collaborazione tra giocatori, famiglie, operatori e istituzioni è cruciale per prevenire il gioco patologico e tutelare la salute pubblica.
Le ultime ricerche sul tema, come quella condotta dall'Università di Roma Tor Vergata, rappresentano un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e prevenzione nel settore del gioco d'azzardo, ponendo al centro la tutela del giocatore e l'importanza di strategie integrate e tecnologicamente avanzate per proteggere i consumatori da eventuali dipendenze.
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