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Mons. Caiazzo, vescovo delegato della Commissione episcopale di Basilicata lancia l'allarme sull'Autonomia differenziata

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Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo

"Siamo coscienti che un lavoro dignitoso esiga anche un giusto salario e un adeguato sistema previdenziale per colmare i divari economici tra Nord e Sud, tra le generazioni e anche tra uomini e donne, altrimenti non si potrà parlare di una democrazia compiuta nel nostro Paese'' . Lo ha scritto, nel messaggio del Primo maggio, monsignor Giuseppe Antonio Caiazzo, vescovo delegato della Commissione episcopale di Basilicata per la Pastorale sociale e del lavoro. ''Questo - ha aggiunto l'arcivescovo di Matera - permetterà alle famiglie di formarsi e di vivere serenamente, ritornando ad aprirsi alla vita, in quanto avere a cuore il problema della mancanza di lavoro e prendersi cura di chi lavora è atto di carità politica e di democrazia''. Il delegato della Commissione episcopale lucana ha espresso, inoltre, preoccupazione e perplessità sul progetto di autonomia differenziata. "Di certo - ha proseguito - non ci aiuterà l'Autonomia differenziata che allargherà ulteriormente il divario nazionale: un Nord che diventerà sempre più ricco perché collegato di più con l'Europa e un Sud sempre più povero in quanto troppo lontano dal resto d'Italia e dell'Europa. Ecco perché il percorso verso le settimane sociali - ha concluso monsignor Caiazzo - è per tutti un incoraggiamento alla cultura della responsabilità e della partecipazione contro il rischio del disimpegno, della perdita della democrazia per l'annientamento del primato della persona: nella fedeltà al messaggio cristiano nasce la capacità di impegno concreto nei vari ambiti''.

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