IL MATTINO
A bocca aperta. I consigli del dentista
27.02.2022 - 09:33
Meglio toglierli o devono rimanere nella loro sede? Purtroppo, essendo gli ultimi elementi che si presentano nelle arcate, c’è il rischio di complicazioni che vanno oltre i molari del giudizio.
I denti del giudizio rappresentano dei resti sull’evoluzione della dentatura umana. Infatti, questi elementi sono gli ultimi a uscire: sono un retaggio dell’antica necessità umana di masticare cibi non cotti e, quindi, di utilizzare mascelle e mandibole poderose con tanti denti. Nei nostri antenati si contavano 4 molari e ben 3 premolari, oggi abbiamo completamente perso sia il quarto molare che il terzo premolare. Oggi, questi molari, sono inutili ai fini della funzione masticatoria e per completare l’estetica del sorriso.
Chiamati anche ottavi, o terzi molari, questi denti che escono in ritardo rispetto agli altri spesso diventano fonte di fastidio e problemi che prevedono una cura definitiva: l’estrazione. I motivi sono tanti, ma prima di spiegare perché spesso si punta a togliere i denti del giudizio diamo qualche informazione in più sulla natura degli ultimi denti che erompono nelle arcate. Normalmente abbiamo 4 denti del giudizio, ma ci sono casi in cui uno o più elementi mancano. Questo perché i denti del giudizio possono rimanere nell’osso di mandibola o mascella (inclusione ossea o mucosa) o anche non formarsi (agenesia degli ottavi). Quindi? Meglio toglierli o devono rimanere nella loro sede? In realtà, se non danno problemi, si può tranquillamente non estrarli.
I denti del giudizio sono legati alle condizioni in cui eravamo costretti a vivere tempo fa e che ci portiamo dal passato. Il loro ruolo nell’evoluzione umana è stato importante: davano ai nostri antenati preistorici la possibilità di consumare cibi duri e non cotti, carne cruda difficile da masticare. Oggi l’alimentazione è molto diversa. Con l’evoluzione ed i cibi più morbidi la nostra bocca si è fatta più piccola mentre il numero dei denti è rimasto uguale. Ecco perché spesso non c’è uno spazio sufficiente affinché possano erompere correttamente in arcata. Se questi denti escono senza problemi, trovando lo spazio necessario senza intervenire sugli altri molari, i denti del giudizio possono convivere senza alcun problema. Non è necessario neanche pensare a un’estrazione precoce o preventiva.
Purtroppo, essendo gli ultimi elementi che si presentano nelle arcate, c’è il rischio di complicazioni che vanno oltre i molari del giudizio. In primo luogo gli ottavi possono uscire solo in parte o rimanere all’interno della gengiva spingendo verso gli altri denti. Questa condizione può portare sia problemi ortodontici, spostando gli altri denti, che sviluppare carie al dente vicino, creare una tasca parodontale facendo perdere osso al dente anteriore, o altre subdole problematiche; per questi motivi è necessario eseguire un controllo periodico dal dentista e valutare le singole e specifiche situazioni.
Buona domenica e un sorriso a tutti.
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