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Il potere del marketing alimentare che decide cosa dobbiamo mangiare, pericoloso soprattutto per i bambini

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 7 febbraio scorso ha pubblicato una revisione della letteratura scientifica che offre una panoramica critica sul marketing alimentare.

Il potere del marketing alimentare che decide cosa dobbiamo mangiare, pericoloso soprattutto per i bambini

Scrive l’OMS nell’introduzione: «È stato a lungo riconosciuto che il marketing alimentare ha un impatto sulle preferenze alimentari e sui modelli di consumo, ma nonostante i numerosi inviti all'azione per proteggere i bambini dall'impatto dannoso del marketing alimentare riducendo il potere e l'esposizione al marketing, i bambini continuano a esservi esposti…»

Caro lettore, domenica scorsa ci siamo occupati di come i social media possono influenzare le scelte alimentari dei ragazzi. Oggi, invece, ci occupiamo del marketing alimentare. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 7 febbraio scorso ha pubblicato una revisione della letteratura scientifica che offre una panoramica critica sul marketing alimentare dal titolo suggestivo: “Food marketing exposure and power and their associations with food-related attitudes, beliefs and behaviours: a narrative review”. [1] Il lavoro è un aggiornamento di una revisione dell'OMS pubblicata nel 2009 sulla portata, la natura e gli effetti del marketing alimentare. L'aggiornamento include una revisione degli studi dal 2009 al 2020.

Scrive l’OMS nell’introduzione: “È stato a lungo riconosciuto che il marketing alimentare ha un impatto sulle preferenze alimentari e sui modelli di consumo, ma nonostante i numerosi inviti all'azione per proteggere i bambini dall'impatto dannoso del marketing alimentare riducendo il potere e l'esposizione al marketing, i bambini continuano a esservi esposti. Lo sviluppo di una linea guida politica basata sull'evidenza attraverso il processo di sviluppo della linea guida dell'OMS aiuterà più paesi a mettere in atto azioni efficaci per proteggere i bambini dall'impatto dannoso del marketing alimentare…” Il marketing alimentare è pervasivo, persuasivo e non promuove la salute, come precisa l’OMS quando scrive: “Questa revisione fornisce la prova che il marketing alimentare continua a essere prevalente ovunque e promuove prevalentemente cibi che contribuiscono a seguire diete malsane. Quando è stata pubblicata, la percentuale di marketing alimentare che promuove tali alimenti era generalmente superiore al 50% e in alcuni studi superiore al 90%. Le categorie alimentari più commercializzate includevano fast food, bevande zuccherate, cioccolato e dolciumi, snack salati, prodotti da forno dolci e snack, cereali per la colazione, latticini e dessert. C'erano buone prove per suggerire che il marketing alimentare che promuove cibi meno salutari era prevalente negli ambienti in cui i bambini si riuniscono (ad es. scuole, club sportivi) e, nel contesto del marketing alimentare attraverso il mezzo della TV, più frequente durante i programmi destinati ai bambini, durante vacanze scolastiche, sui canali per bambini o attorno a programmi per bambini rispetto ad altri periodi, canali o generi di programmazione. Alcune prove hanno indicato una disuguaglianza sociale nell'esposizione al marketing alimentare.” [1] Che cos’altro aggiungere che non sia stato detto a chiare lettere dall’Organizzazione Mondiale della Sanità? Perchè un giorno, come affermava Bertolt Brecht, ”Non si dica mai che i tempi sono bui perché abbiamo taciuto”.


Bibliografia 

1 . WHO. Food marketing exposure and power and their associations with food-related attitudes, beliefs and behaviours: a narrative review. 7 February 2022. [Disponibile all’indirizzo: www.who.int/]

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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