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Tentazioni di cioccolato? Purché siano fondenti

Come evidenziano i sistemi di sorveglianza sulla salute, anche il sovrappeso è un’emergenza epidemica che rischia di acuirsi in questo periodo. E il cioccolato, un alimento principe delle festività natalizie, non aiuta a dimagrire.

Tentazioni di cioccolato? Purché siano fondenti

Tuttavia, se è “fondente”, un moderato consumo può ridurre l’insulino-resistenza, l’infiammazione sistemica e i molti disturbi metabolici associati all'obesità. Questo è quanto emerge dalla letteratura scientifica.

Caro lettore, a pochi giorni dal Natale poteva mancare nella nostra rubrica settimanale un articolo dedicato al cioccolato, rigorosamente fondente? Certamente che no e questa volta lo dedichiamo a coloro che hanno messo alcuni chili di troppo durante questa pandemia. Oramai sappiamo da tempo che il cioccolato fondente è ricco di polifenoli, compresi i flavonoidi, i quali hanno salutari effetti cardiovascolari e metabolici.  Lo stress ossidativo, dovuto all'eccessiva produzione di radicali liberi nelle cellule e nei tessuti, gioca un ruolo importante nella patogenesi della resistenza all'insulina [1], dell'infiammazione e di molte malattie croniche [2].  L'obesità è una malattia multifattoriale dinamica caratterizzata da un eccesso di massa di tessuto adiposo derivante dall'ipertrofia e dall'iperplasia degli adipociti [3], compreso l'accumulo di radicali liberi e l'attivazione di marker infiammatori cellulari come l'interleuchina-6 (IL-6), il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α), adiponectina e leptina. L'adiposità viscerale è associata a una maggiore produzione di queste adipocitochine infiammatorie, con conseguente insulino-resistenza, infiammazione sistemica e molti disturbi metabolici correlati all'obesità [4].

Studi epidemiologici indicano che l'assunzione giornaliera di cibi e bevande ricchi di flavonoidi, come il cacao, è correlata ad una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari a causa delle loro proprietà antiossidanti naturali. Il National Health and Nutrition Examination Surveys degli adulti statunitensi ha scoperto che una maggiore assunzione di alimenti contenenti flavonoidi è associata a livelli più bassi di Proteina C-Reattiva (denominata PCR), che è un marker infiammatorio [5]. Inoltre, è stato suggerito che l'assunzione di cibi ricchi di polifenoli riduce l'infiammazione di basso livello [6]. Alcuni ricercatori [7], in uno studio che confrontava diverse dosi di flavanoli di cacao (30–900 mg) tra 20 adulti obesi, ha trovato riduzioni significative nei biomarcatori di infiammazione e stress ossidativo (CRP, 8-isoprostano totale e concentrazione di interleuchina-6, IL-6). Lo studio ha anche notato che gli effetti del consumo di cacao sulla concentrazione di interleuchina-6 (IL-6) sono stati ottenuti con una dose di flavanolo di 400 mg.Inoltre, sembra che il consumo di cioccolato fondente sia in grado di abbassare la pressione arteriosa e colesterolemia, due condizioni che si associano spesso all’obesità. Utilizzando la cosiddetta "analisi dello scenario migliore", alcuni ricercatori hanno modellato gli effetti a lungo termine del consumo quotidiano di cioccolato fondente in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari.La popolazione modellata era composta da 2.000 persone (età media di 54 anni) con sindrome metabolica e ipertensione non trattata, ma senza diabete o malattia cardiovascolare. I rischi per la malattia cardiovascolare e la morte sono stati calcolati utilizzando algoritmi e registri stabiliti. Gli effetti del consumo di cioccolato fondente (contenuto di polifenoli pari a 100 g di cioccolato fondente al giorno) si basavano su precedenti meta-analisi; si presumeva che l'effetto di abbassamento della pressione sanguigna sistolica fosse –5,0 mmHg e l'effetto di abbassamento del colesterolo cattivo LDL fosse –8,1 mg/dL. 

Alla luce di queste ipotesi, l'aderenza al 100% al consumo giornaliero di cioccolato fondente impedirebbe 70 eventi cardiovascolari non fatali e 15 fatali ogni 10.000 persone per 10 anni. Poiché un effetto benefico del cioccolato sugli eventi cardiovascolari e sulla mortalità non sarà mai dimostrato da studi randomizzati, dobbiamo trarre inferenze da modelli statistici. Questo modello, se è corretto, suggerisce che il consumo quotidiano di cioccolato fondente a lungo termine sarebbe un mezzo conveniente e - secondo gli Autori - “un piacevole, e quindi sostenibile alimento” per prevenire eventi cardiovascolari avversi nelle persone con sindrome metabolica. In conclusione, possiamo affermare che - sebbene il cioccolato fondente non aiuta a dimagrire, anzi può far aumentare il peso, così come suggerisce uno studio da poco pubblicato in letteratura [8] - può tuttavia ridurre il rischio di importanti malattie che spesso si associano al sovrappeso. Il messaggio è, quindi, di non esagerare, ma consumare con moderazione il cioccolato fondente anche durante queste “particolari” festività natalizie.


Bibliografia

1 . Styskal, J.; Van Remmen, H.; Richardson, A.; Salmon, A.B. Oxidative stress and diabetes: What can we learn about insulin resistance from antioxidant mutant mouse models? Free Radic. Biol. Med 2012, 52, 46–58.  Nutrients 2020, 12, 3695 19 of 19

2 . Berlett, B.S.; Stadtman, E.R. Protein oxidation in aging, disease, and oxidative stress. J. Biol. Chem. 1997, 272, 20313–20316. 

3 . Ellulu, M.S.; Patimah, I.; Khaza’ai, H.; Rahmat, A.; Abed, Y. Obesity & inflammation: The linking mechanism & the complications. Arch. Med. Sci. 2017, 13, 851–863.

4 . Kalupahana, N.S.; Moustaid-Moussa, N.; Claycombe, K.J. Immunity as a link between obesity and insulin resistance. Mol. Aspects Med. 2012, 33, 26–34. 

5 . Vernarelli, J.A.; Lambert, J.D. Flavonoid intake is inversely associated with obesity and C-reactive protein, a marker for inflammation, in US adults. Nutr. Diabetes 2017, 7, e276.

6 . Siriwardhana, N.; Kalupahana, N.S.; Cekanova, M.; LeMieux, M.; Greer, B.; Moustaid-Moussa, N. Modulation of adipose tissue inflammation by bioactive food compounds. J. Nutr. Biochem. 2013, 24, 613–623.

7 . Stote, K.S.; Clevidence, B.A.; Novotny, J.A.; Henderson, T.; Radecki, S.V.; Baer, D.J. Eect of cocoa and green tea on biomarkers of glucose regulation, oxidative stress, inflammation and hemostasis in obese adults at risk for insulin resistance. Eur. J. Clin. Nutr. 2012, 66, 1153–1159.

8 . Zomer E, Owen A, Magliano DJ, Liew D, Reid CM. The effectiveness and cost effectiveness of dark chocolate consumption as prevention therapy in people at high risk of cardiovascular disease: best case scenario analysis using a Markov model. BMJ. 2012 May 30;344:e3657. doi: 10.1136/bmj.e3657.

Halib H, Ismail A, Mohd Yusof BN, Osakabe N, Mat Daud ZA. Effects of Cocoa Polyphenols and Dark Chocolate on Obese Adults: A Scoping Review. Nutrients. 2020 Nov 30;12(12):E3695. doi: 10.3390/nu12123695. 

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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