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Davvero basta un'aspirina per prevenire infarto e ictus?

Molte persone assumono l’aspirina per la prevenzione primaria di eventi cardiovascolari, come ad esempio l’infarto e l’ictus. Quali sono i rischi ed i benefici? Che cosa suggerisce la letteratura scientifica?

Davvero basta un'aspirina per prevenire infarto e ictus?

Sebbene molte persone assumono aspirina per la prevenzione primaria di eventi cardiovascolari, come infarto, ictus, ecc., i risultati di tre studi condotti su soggetti senza una storia personale di pregresso infarto o di ictus hanno allontanato il pendolo dalla profilassi dell'aspirina primaria.  In ciascuno di questi studi, una dose giornaliera di aspirina di 100 mg è stata confrontata con il placebo. Lo studio ARRIVE ha coinvolto 12.000 pazienti non diabetici di mezza età ed anziani (età media, 64 anni) con almeno due fattori di rischio cardiovascolare.  Dopo 5 anni di follow-up, l'incidenza di un endpoint cardiovascolare composito (compresi l’infarto miocardico e l’ictus) era la stessa sia nei gruppi che assumevano aspirina che in quelli del placebo (4%), ma il sanguinamento gastrointestinale era leggermente più frequente con l'aspirina. [1] Lo studio ASCEND ha coinvolto 15.000 pazienti diabetici (età media, 63 anni), molti dei quali assumevano statine e farmaci per l’ipertensione arteriosa. Dopo un follow-up di 7 anni, l'incidenza di eventi avversi cardiovascolari era appena di un punto percentuale inferiore con l'aspirina rispetto al placebo, ma l'incidenza di sanguinamento maggiore era di un punto percentuale superiore. [2] Infine, nello studio ASPREE, i ricercatori hanno arruolato 19.000 pazienti più anziani (età media, 74) senza considerare altri fattori di rischio.  L'endpoint primario di ASPREE - sopravvivenza libera da disabilità - si è verificato con uguale frequenza nei gruppi aspirina e placebo (10%); ma con l'aspirina le emorragie e la mortalità erano più probabili di circa un punto percentuale rispetto al placebo. Inoltre, per entrambi i trattamenti non sono stati rilevati benefici cardiovascolari. [3]

Questi risultati, in gran parte negativi, devono essere presi in considerazione prima di consigliare l’assunzione di aspirina per la prevenzione primaria di malattie cardiovascolari, come ad esempio nei soggetti che non hanno una storia di infarto miocardico o di ictus. Così come dovrebbe essere preso in considerazione quanto emerge da una analisi di precedenti studi di prevenzione primaria la quale suggerisce che l'aspirina a basso dosaggio (cioè 75–100 mg al giorno) potrebbe non essere sufficiente a conferire protezione CV per le persone che pesano oltre i 70 kg. [4] Infine, mio caro lettore, così come suggerisce il Prof. Pier Luigi Lopalco in un post pubblicato sulla sua pagina di Facebook il 9 novembre scorso*, dal titolo eloquente “NON TUTTI SANNO CHE...“, per la prevenzione primaria dell’infarto è bene vaccinarsi contro l’influenza ed adottare sani stili di vita. Ma di questo ne parleremo domenica prossima. 

Note

* Pier Luigi Lopalco, epidemiologo: “NON TUTTI SANNO CHE...“ (Dal post Facebook del 9 novembre 2019, disponibile all’indirizzo web https://www.facebook.com/PLopalcoPublic/) 

Biografia

1 . Gaziano JM, Brotons C, Coppolecchia R, Cricelli C, Darius H, Gorelick PB, Howard G, Pearson TA, Rothwell PM, Ruilope LM, Tendera M, Tognoni G; ARRIVE Executive Committee. Use of aspirin to reduce risk of initial vascular events in patients at moderate risk of cardiovascular disease (ARRIVE): a randomised, double-blind, placebo-controlled trial. Lancet. 2018 Sep 22;392(10152):1036-1046. doi: 10.1016/S0140-6736(18)31924-X.

2 . ASCEND Study Collaborative Group, Bowman L, Mafham M, Wallendszus K, Stevens W, Buck G, Barton J, Murphy K, Aung T, Haynes R, Cox J, Murawska A, Young A, Lay M, Chen F, Sammons E, Waters E, Adler A, Bodansky J, Farmer A, McPherson R, Neil  A, Simpson D, Peto R, Baigent C, Collins R, Parish S, Armitage J. Effects of Aspirin for Primary Prevention in Persons with Diabetes Mellitus. N Engl J Med. 2018 Oct 18;379(16):1529-1539. doi: 10.1056/NEJMoa1804988.

3 . McNeil JJ, Wolfe R, Woods RL, Tonkin AM, Donnan GA, Nelson MR, Reid CM, Lockery JE, Kirpach B, Storey E, Shah RC, Williamson JD, Margolis KL, Ernst ME, Abhayaratna WP, Stocks N, Fitzgerald SM, Orchard SG, Trevaks RE, Beilin LJ, Johnston CI, Ryan J, Radziszewska B, Jelinek M, Malik M, Eaton CB, Brauer D, Cloud G, Wood EM, Mahady SE, Satterfield S, Grimm R, Murray AM; ASPREE Investigator Group. Effect of Aspirin on Cardiovascular Events and Bleeding in the Healthy Elderly. N Engl J Med. 2018 Oct 18;379(16):1509-1518. doi: 10.1056/NEJMoa1805819.

4 . Rothwell PM, Cook NR, Gaziano JM, Price JF, Belch JFF, Roncaglioni MC, Morimoto T, Mehta Z. Effects of aspirin on risks of vascular events and cancer according to bodyweight and dose: analysis of individual patient data from randomised trials. Lancet. 2018 Aug 4;392(10145):387-399. doi: 10.1016/S0140-6736(18)31133-4.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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