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Vuoi stare bene? Allora alzati, muoviti, fai sport, datti da fare

La sedentarietà espone ad un aumentato rischio di malattie croniche e di mortalità precoce. Purtroppo, come emerge da uno studio pubblicato su JAMA, nel corso degli anni la prevalenza di questa condizione di inattività aumenta tra i ragazzi e gli adulti.

Vuoi stare bene? Allora alzati, muoviti, fai sport, datti da fare

Quali indicazioni emergono dalla letteratura scientifica per spingere a fare attività motoria e, soprattutto, a mantenere alta la motivazione?

Numerosi lavori suggeriscono che la sedentarietà espone ad un aumentato rischio di malattie croniche e di mortalità precoce. [1-5] Tuttavia, la prevalenza della sedentarietà è aumentata o diminuita nel corso degli anni? Il tempo libero trascorso al computer, al telefonino o sul divano a guardare la televisione è aumentato in modo significativo col passare degli anni? Ebbene, è stato da poco pubblicato un interessante lavoro su JAMA nel quale gli Autori hanno valutato i cambiamenti relativi alla prevalenza della sedentarietà tra gli adulti ei i bambini nel periodo dal 2001 al 2016. [6]  Per questo studio, gli Autori hanno utilizzato dati provenienti dall'indagine di sorveglianza nazionale “National Health and Nutrition Examination Survey” (NHANES) per monitorare tre tipi di comportamento sedentario: il tempo libero passato al computer, quello trascorso a guardare la televisione o i video, e quello semplicemente a stare seduti.[7]  Gli intervistati sono stati circa 10.000 bambini (fascia d'età, 5-11 anni), 10.000 adolescenti (fascia d'età, 12-19 anni) e 32.000 adulti. Durante il periodo dello studio, la prevalenza stimata di oltre 2 ore al giorno di utilizzo del computer nel tempo libero è aumentata dal 43% al 56% tra i bambini, dal 52% al 57% tra gli adolescenti e dal 30% al 50% tra gli adulti.  La prevalenza del tempo libero passato a guardare la televisione o i video (più di 2 ore al giorno) è leggermente diminuita per i bambini ed è risultata stabile per gli adolescenti e gli adulti (circa il 60%). Il tempio medio giornaliero trascorso stando seduti è aumentato da 7 ore a 8 ore per gli adolescenti e da 5,5 ore a 6,5 ​​ore per gli adulti. Solo una vigorosa attività fisica per diverse ore settimanali attenua l'influenza del comportamento sedentario. [6] Gli aumenti segnalati per comportamento sedentario in tutte le fasce di età probabilmente non sorprenderanno i clinici, ma rafforzano la necessità di una consulenza motivazionale continua per combattere il comportamento sedentario e promuovere l'attività fisica, come ad esempio, fare sport. 

Sappiamo anche che per fare l’attività sportiva adeguata alla propria condizione di salute è necessario scegliere tra le diverse tipologie di sport e, ovviamente, farsi consigliare dal medico quale sport è possibile praticare per il proprio stato di salute o di malattia. Non a caso, la seconda edizione delle “Physical Activity Guidelines for Americans”, pubblicata nel novembre 2018, ha evidenziato come l’attività sportiva è tra le poche in grado di ridurre fortemente la sedentarietà e di mantenere alta la motivazione nel tempo a non stare stravaccati sul divano o sedia o poltrona che sia. [8]


Bibliografia

1 . Gortmaker SL, Must A, Sobol AM, Peterson K, Colditz GA, Dietz WH. Television viewing as a cause of increasing obesity among children in the United States, 1986-1990. Arch Pediatr Adolesc Med. 1996; 150(4):356-362. doi:10.1001/archpedi.1996.

02170290022003

2 . Biswas A, Oh PI, Faulkner GE, et al. Sedentary time and its association with risk for disease incidence, mortality, and hospitalization in adults: a systematic review and meta-analysis. Ann Intern Med. 2015;162(2):123-132. doi:10.7326/M14-1651

3 . Schmid D, Leitzmann MF. Television viewing and time spent sedentary in relation to cancer risk: a meta-analysis.J Natl Cancer Inst. 2014;106(7): dju098. doi:10.1093/jnci/dju098

4 . Wilmot EG, Edwardson CL, Achana FA, et al. Sedentary time in adults and the association with diabetes, cardiovascular disease and death: systematic review and meta-analysis. Diabetologia.

2012;55(11):2895-2905. doi:10.1007/s00125-012-2677-z

5 . Patterson R, McNamara E, Tainio M, et al. Sedentary behaviour and risk of all-cause, cardiovascular and cancer mortality, and incident type 2 diabetes: a systematic review and dose response meta-analysis. Eur J Epidemiol. 2018;33 (9):811-829. doi:10.1007/s10654-018-0380-1

6 . Centers for Diseases Control and Prevention. National Health and Nutrition Examination Survey. (disponibile all’indirizzo: www.cdc.gov/)

7 . Yang L, Cao C, Kantor ED, Nguyen LH, Zheng X, Park Y, Giovannucci EL, Matthews CE, Colditz GA, Cao Y. Trends in Sedentary Behavior Among the US Population, 2001-2016. JAMA. 2019 Apr 23;321(16):1587-1597. 

8 . US Department of Health and Human Services. Physical Activity Guidelines for Americans. 2nd ed. Washington, DC: US Dept of Health and Human Services; 2018

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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