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Ti fanno impazzire le bevande zuccherate? Ecco come non perderci la testa (ma il grasso si)

Sostituire le bevande zuccherate riduce l'aumento di peso nei bambini e negli adolescenti normopeso, obesi o in sovrappeso? Quali sono le strategie efficaci, basate su evidenza, per sostituire le bevande zuccherate?

Ti fanno impazzire le bevande zuccherate? Ecco come non perderci la testa (ma il grasso si)

Le bevande zuccherate sono una fonte importante di apporto calorico nei ragazzi e sono tra le imputate dell’aumento del sovrappeso e obesità [1-3]. Questo è un tema tanto importante per la salute pubblica che è da diverso tempo in discussione la proposta di introdurre la cosiddetta “sugar-tax”, ovvero la tassazione delle bevande zuccherate. Ultima, in ordine di tempo, la pubblicazione sulla rivista scientifica “Pediatrics” della posizione di due importanti società scientifiche americane, quella dei pediatri, la  “American Academy of Pediatrics”, e quella dei cardiologi, la “American Heart Association”, nella quale si chiede tra l’altro di introdurre la “sugar-tax” sulle bevande zuccherate [4].

Nella position-paper delle due importanti società scientifiche, si sottolinea come “Un eccesso nel consumo di zuccheri aggiunti, in particolare di bevande zuccherate, contribuisca all’alta prevalenza di obesità in infanzia ed adolescenza, in particolare tra ragazzi ed adolescenti dei gruppi socio-economicamente vulnerabili. Aumenta il rischio per la caduta dei denti, per la malattia cardiovascolare, l’ipertensione, la dislipidemia, l’insulino-resistenza, il diabete mellito, la steatosi epatica e la mortalità per tutte le cause.” [4] In attesa dell’introduzione della “sugar-tax” e di un controllo più stretto sul marketing, ci sono lavori in letteratura scientifica che abbiano indagato se davvero una riduzione di bevande zuccherate possa prevenire l’aumento del peso e quali possano essere gli interventi efficaci di sanità pubblica per ridurre il consumo delle bevande zuccherate da parte di bambini ed adolescenti?

Due studi pubblicati sul prestigioso New England Journal of Medicine hanno cercato di rispondere a questi due quesiti [5-6]. Nel primo studio, 641 studenti olandesi di peso normale (fascia d'età da 4 anni e 10 mesi a 11 anni e 11 mesi) che bevevano regolarmente bevande zuccherate sono stati assegnati a caso a due gruppi [5]. Quelli del gruppo-1 assumevano ogni giorno una lattina (240 ml) di bevanda zuccherata non gassata (104 Kcal), mentre quelli del gruppo-2 assumevano una bevanda dolcificata, non calorica, senza-zucchero. Alla fine dello studio, durato 18 mesi, i ragazzi del gruppo-1 (bevanda zuccherata) hanno guadagnato significativamente più peso e grasso corporeo rispetto a quelli del gruppo-2 (bevanda senza-zucchero). L’aumento di peso medio è stato di 7,37 Kg per i ragazzi del gruppo-1, contro i 6,35 Kg per quelli del gruppo-2. Nel secondo studio, alcuni ricercatori di Boston hanno condotto un trial su 224 adolescenti in sovrappeso e obesi che consumavano regolarmente bevande zuccherate [6].  Tutti i ragazzi partecipanti allo studio ricevevano a casa bottiglie d’acqua e bevande dietetiche ogni 2 settimane per 1 anno, oltre a telefonate motivazionali mensili con i genitori e tre incontri personali. Il gruppo di intervento ha ricevuto anche messaggi scritti per posta con le istruzioni per bere le bevande consegnate e non quelle zuccherate.  Mentre, al gruppo di controllo sono stati recapitati 50 dollari in buoni regalo da spendere al supermercato a 4 e 8 mesi, come strategia di di supporto, ma non sono state date istruzioni su cosa acquistare con i buoni. Dopo 1 anno, il consumo di bevande zuccherate nel gruppo di intervento è sceso quasi a zero ed è stato significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo.  L’aumento dell'indice di massa corporea (BMI) era significativamente minore nel gruppo di intervento a 1 anno, ma non a 2 anni.  Tuttavia, l'intervento ha portato a guadagni significativamente più bassi nel BMI e nel peso corporeo a 1 e 2 anni tra gli adolescenti ispanici. Sebbene i risultati di questi due studi non siano sorprendenti, dimostrano che ridurre l'assunzione di bevande zuccherate può ridurre l'aumento di peso nei bambini e negli adolescenti normopeso e obesi o in sovrappeso. Inoltre, nel gruppo di intervento del secondo studio, le istruzioni e la fornitura di bevande più sane per 1 anno hanno avuto effetti continuativi sul consumo di bevande non-zuccherate a 2 anni in alcuni adolescenti.


Bibliografia

1 . de Ruyter JC, Olthof MR, Seidell JC, Katan MB. A trial of sugar-free or sugar-sweetened beverages and body weight in children. N Engl J Med. 2012;367(15):1397–1406pmid:22998340

2 . Ebbeling CB, Feldman HA, Chomitz VR, et al. A randomized trial of sugar-sweetened beverages and adolescent body weight. N Engl J Med. 2012;367(15):1407–1416pmid:22998339

3 . Luger M, Lafontan M, Bes-Rastrollo M, Winzer E, Yumuk V, Farpour-Lambert N. Sugar-sweetened beverages and weight gain in children and adults: a systematic review from 2013 to 2015 and a comparison with previous studies. Obes Facts. 2017;10(6):674–693pmid:29237159

4 . Muth ND, Dietz WH, Magge SN, Johnson RK; AMERICAN ACADEMY OF PEDIATRICS; SECTION ON OBESITY; COMMITTEE ON NUTRITION; AMERICAN HEART ASSOCIATION. Public Policies to Reduce Sugary Drink Consumption in Children and Adolescents. Pediatrics. 2019 Apr;143(4). pii: e20190282. doi: 10.1542/peds.2019-0282.

5 . de Ruyter JC, Olthof MR, Seidell JC, Katan MB. A trial of sugar-free or sugar-sweetened beverages and body weight in children. N Engl J Med. 2012 Oct 11;367(15):1397-406. doi: 10.1056/NEJMoa1203034

6 . Ebbeling CB, Feldman HA, Chomitz VR, Antonelli TA, Gortmaker SL, Osganian SK, Ludwig DS. A randomized trial of sugar-sweetened beverages and adolescent body weight. N Engl J Med. 2012 Oct 11;367(15):1407-16.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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