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30.11.2025 - 12:32
L’apertura del nuovo supermercato Lidl a Potenza avrebbe potuto essere soltanto una buona notizia: nuovi posti di lavoro, un servizio in più per i cittadini di Potenza e provincia e un altro tassello di sviluppo commerciale. Ma, come spesso accade in questa città, ad ogni passo avanti corrisponde un passo indietro o, per restare in tema, un’altra fila interminabile di auto ferme in coda. Perché sì, il nodo è sempre lo stesso: la viabilità potentina, fragile, congestionata e ormai incapace di reggere l’urto di qualsiasi novità. Bastano poche centinaia di auto in più per mandare tutto in tilt. Negli ultimi giorni, tra clacson impazziti, automobilisti esasperati e code chilometriche nei pressi della rotonda del Ponte di Musmeci, si è avuta la prova definitiva di ciò che già molti cittadini denunciano da anni: Potenza non è pronta ad accogliere cambiamenti, nemmeno quelli positivi, se prima non si risolve la questione mobilità.
Domanda legittima. Risposte, per ora, poche. Perché un’apertura di questa portata non può e non deve essere gestita come un evento imprevisto. Serve un piano traffico e serve sicuramente una visione che vada oltre la settimana dell’inaugurazione. E invece ci ritroviamo con l’ennesima fotografia tristemente nota: la Basentana bloccata, lo svincolo di Potenza Centro congestionato, un Musmeci paralizzato e rotonde trasformate in arene di sopravvivenza urbana.
La domanda finale è semplice: quanto ancora Potenza può permettersi di ignorare la questione traffico? A partire dal Centro storico fino alla periferia. Ogni nuova apertura, ogni iniziativa commerciale, ogni evento cittadino mette in luce le crepe del sistema e continuerà a farlo finché non si avrà il coraggio politico e amministrativo di intervenire in modo serio, organico, strutturato e lungimirante. Perché i posti di lavoro sono una splendida notizia. Perchè lo sviluppo commerciale è un valore aggiunto. Perchè la concorrenza è il sale del settore secondario. Ma il diritto dei cittadini a muoversi senza vivere ogni giorno un’odissea lo è altrettanto. In attesa dei lavori di restauro e riqualificazione del Musmeci la domanda è più che lecita: per quanto ancora Potenza continuerà a rincorrere i problemi invece di anticiparli?
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