IL MATTINO
Forever
20.01.2019 - 10:33
La letteratura scientifica suggerisce che anche in nutrizione umana un'eccessiva preoccupazione per additivi, coloranti, residui di pesticidi può avere conseguenze indesiderate non intenzionali, come quella di finire nella trappola della “ortoressia nervosa”.
L'ortoressia nervosa è un disturbo alimentare atipico caratterizzato da un'ossessione quasi monomaniacale per "l'alimentazione pulita". Questo disturbo porta a condizioni patologiche quando la preoccupazione eccessiva per additivi, coloranti, residui di pesticidi può far precipitare nell’ortoressia nervosa: dalle carenze nutrizionali, alla malnutrizione, dalla perdita involontaria di peso al disadattamento sociale. Sebbene siano stati proposti criteri diagnostici, l’ortoressia nervosa non è attualmente riconosciuta nel “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali” o nella Classificazione internazionale delle malattie.
Indagando sulla prevalenza di ortoressia nervosa tra i giovani, alcuni ricercatori hanno esaminato 454 studenti universitari spagnoli (295 donne, età media di 20 anni, indice di massa corporea medio = 22) mediante un questionario validato ed utilizzato a livello internazionale [1]. Circa il 17% degli studenti era a rischio di ortoressia nervosa. Sebbene non siano state osservate differenze tra i soggetti a rischio rispetto agli altri riguardo all'età, al sesso o all’indice di massa corporea, il rischio era correlato a diversi punteggi di screening del disturbo alimentare (enfatizzazione della magrezza, bulimia, insoddisfazione per le forme corporee, perfezionismo, consapevolezza interocettiva*, ascetismo, impulsività).
L'ortoressia nervosa può essere concettualmente e clinicamente distinta dagli altri disturbi alimentari, sebbene i risultati di questo studio, coerenti con altri, suggeriscano una potenziale sovrapposizione, in particolare con la nuova diagnosi contenuta nel DSM-5** del “Disturbo evitante-restrittivo dell'assunzione di cibo”. Le stime della prevalenza della popolazione vanno dall'1% nella popolazione generale degli Stati Uniti a percentuali molto più elevate, in particolare tra gli studenti universitari di tutto il mondo. In contrasto con questi risultati, altri studi hanno riportato la preponderanza femminile di ortoressia nervosa. I tassi di presenza contemporanea di ortoressia nervosa con anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo ossessivo-compulsivo devono ancora essere determinati; oltre ad essere un disturbo isolato, l’ortoressia nervosa in alcuni casi potrebbe precedere o verificarsi durante le fasi di recrudescenza di questi disturbi alimentari. E’ necessario stare attenti alla possibilità che un'eccessiva enfatizzazione superficiale nei confronti di schemi alimentari "sani" a volte possa avere conseguenze indesiderate non intenzionali.
Note
* Consapevolezza interocettiva = “la sensibilità nei confronti delle informazioni e degli stimoli interni, quali il respiro, la peristalsi gastrointestinale, il senso di fame e sazietà, ma anche la cognizione del dolore e delle altre emozioni.” (Da Ascoltare la voce del corpo: la consapevolezza interocettiva, www.scienzaeconoscenza.it).
** DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
Bibliografia
Parra-Fernández ML, Rodríguez-Cano T, Onieva-Zafra MD, Perez-Haro MJ, Casero-Alonso V, Fernández-Martinez E, Notario-Pacheco B. Prevalence of orthorexia nervosa in university students and its relationship with psychopathological aspects of eating behaviour disorders. BMC Psychiatry. 2018 Nov 13;18(1):364.
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