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Se sei incinta, non lasciarti tentare troppo dal caffè

Cosa suggeriscono le evidenze scientifiche circa gli effetti della caffeina in gravidanza quando si superano le dosi raccomandate?

Se sei incinta, non lasciarti tentare troppo dal caffè

Quali le conseguenze a breve e a lungo termine sul feto e sul bambino? Quale, invece, la dose massima di caffeina da assumere in gravidanza senza che ciò comporti un aumentato rischio?

Le donne in gravidanza che consumano più di 200 mg di caffeina al giorno - circa due tazze di caffè - hanno maggiori probabilità di dare alla luce bambini che in età scolare diventano sovrappeso, secondo uno studio prospettico pubblicato sul British Medical Journal Open [1].

Ricercatori norvegesi hanno studiato oltre 50.000 coppie madre-figlio. Le madri hanno completato i questionari sulla frequenza del cibo durante la gravidanza, dai quali è stato stimato l'apporto di caffeina. L'altezza e il peso dei bambini sono stati misurati diverse volte fino all'età di 8 anni. Tra i risultati dello studio sono emerse diverse indicazioni interessanti. Come, ad esempio, le seguenti:

- la crescita eccessiva durante l'infanzia è aumentata con l'aumento del consumo di caffeina materna; rispetto al basso consumo di caffeina in gravidanza (<50 mg/die), l'assunzione elevata (200-299 mg/die) ha aumentato del 17% il rischio di sovrappeso del bambino all'età di 3 anni e un'assunzione molto elevata (300 mg / die o più) ha aumentato il rischio del 44%;

- l'assunzione elevata e molto elevata di caffeina ha anche comportato un aumento significativo dei rischi di sovrappeso all'età di 5 anni.

I ricercatori concludono: "I nostri risultati supportano la raccomandazione di limitare l'assunzione di caffeina durante la gravidanza (<200 mg / die)."

Da un precedente studio pubblicato sul British Medical Journal è emerso che un maggior consumo di caffè in gravidanza è associata ad una minore crescita fetale [2]. La caffeina è presente in molte bevande e alimenti*, attraversa la placenta liberamente e non viene metabolizzata dal feto.

Gli studi sugli effetti della caffeina sulla crescita fetale, prima di questo lavoro, hanno prodotto risultati contrastanti. Mentre, in questo ampio studio prospettico sono state reclutate 2.635 donne incinte a basso rischio in Inghilterra, le quali hanno riferito il consumo di caffeina durante ogni trimestre di gravidanza. E sono stati registrati i pesi alla nascita dei loro bambini. La riduzione della crescita fetale (peso alla nascita inferiore al 10° percentile) si è verificata nel 13% delle gravidanze. L'assunzione media giornaliera di caffeina per tutta la gravidanza è stata di 159 mg, scesa da 238 mg al giorno prima della gravidanza a 139 mg al giorno tra le settimane di gestazione da 5 a 12 e aumentata durante il secondo e il terzo trimestre rispettivamente a 147 mg e 153 mg al giorno. Dopo l’aggiustamento per il fumo, quale fattore di confondimento, è emersa un’associazione significativa tra l'assunzione di caffeina e la probabilità di riduzione della crescita fetale. Rispetto alle donne che hanno assunto meno di 100 mg al giorno, quelle con assunzioni giornaliere di caffeina da 100 a 199 mg hanno avuto il 20% di rischio in più di dare alla luce neonati con basso peso. Assunzioni giornaliere di caffeina da 200 a 299 mg e quelle che assumevano più di 300 mg hanno avuto rischi superiori rispettivamente del 50% e del 40%. Quando l'assunzione di caffeina è stata analizzata come variabile continua, il rischio stimato di restrizione della crescita fetale è aumentato rapidamente da 0 a 30 mg al giorno e in modo lineare, dose-dipendente senza plateau apparente fino a 500 mg al giorno.

La cultura e le preferenze personali influenzano le principali fonti di caffeina; in questi partecipanti, il 60% della caffeina assunta proveniva dal tè. Questo potrebbe spiegare perché alcuni studi che hanno misurato solo l'assunzione di caffè hanno raggiunto conclusioni diverse. In questo studio, qualsiasi livello di consumo di caffeina è stato associato alla riduzione della crescita fetale e l'assunzione giornaliera di oltre 100 mg ne ha aumentato significativamente il rischio. Pertanto, per le donne in gravidanza, o anche per quelle che stanno pianificando una gravidanza, l’ideale è eliminare la caffeina. Tuttavia, se l'astinenza dalla caffeina non è possibile, è necessario assumerne meno di 100 mg al giorno. Ciò ridurrà il rischio di riduzione della crescita fetale.

Note 

Tabella adattata dai valori espressi dal U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service sui contenuti di caffeina (disponibili al sito https://ndb.nal.usda.gov/)

Bibliografia

1. Papadopoulou E, Botton J, Brantsæter AL, Haugen M, Alexander J, Meltzer HM, Bacelis J, Elfvin A, Jacobsson B, Sengpiel V. Maternal caffeine intake during pregnancy and childhood growth and overweight: results from a large Norwegian prospective observational cohort study. BMJ Open. 2018 Apr 23;8(3):e018895.
2 . CARE Study Group. Maternal caffeine intake during pregnancy and risk of fetal growth restriction: a large prospective observational study. BMJ. 2008 Nov 3;337:a2332.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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