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Cin cin! Ma con moderazione

Una delle domande più frequenti che viene fatta durante il Med-Food Anticancer Program è se il consumo moderato di alcol possa avere benefici per la salute.

Cin cin! Ma con moderazione

La risposta, un po’ articolata, è che dipende dalla distribuzione sottostante delle malattie in una determinata popolazione. Vediamo cosa suggeriscono le più recenti evidenze scientifiche.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni 10 secondi una persona muore per cause associate all’alcol, quali: cancro, cardiopatia, incidente stradale e omicidio.* Tuttavia, una delle domande più frequenti che mi viene rivolta durante il Med-Food Anticancer Program è se il consumo moderato di alcol possa avere benefici per la salute.  La risposta, un po’ articolata, è che dipende dalla distribuzione sottostante delle malattie in una determinata popolazione. Infatti, ricerche epidemiologiche condotte nei paesi sviluppati hanno mostrato che il consumo moderato di alcol - da 1 a 2 bevande al giorno negli uomini e 1 bevanda al giorno nelle donne - conferisce benefici per la salute generale. 

In questi studi, una bevanda è generalmente definita come consumo di 10 g di alcool etilico puro. Ad esempio, nello studio Global Burden of Diseases pubblicato a fine agosto 2018 sul prestigioso “Lancet”, sono stati raccolti dati dai paesi sviluppati e in via di sviluppo [1].  I ricercatori riferiscono che la mortalità per tutte le cause e per il cancro aumenta linearmente con l'uso di alcol, senza alcun effetto protettivo da un consumo moderato.  Tuttavia, è stato notato un apparente effetto protettivo del consumo moderato di alcol contro la cardiopatia ischemica. Nel commentare questo studio sul “Corriere della Sera” del 1 settembre 2018, il prof. Alberto Mantovani (Direttore Scientifico IRCCS Humanitas e docente di Humanitas University) così scriveva: «Si tratta dello studio più estensivo mai effettuato sugli effetti dell’alcol, condotto su 195 Paesi in un arco temporale compreso fra il 1990 al 2016. I dati mostrano chiaramente, a livello mondiale, i danni realmente globali di questa sostanza. Nel 2016 era il settimo fattore di rischio non solo di morte prematura, con 2,8 milioni di morti (circa il 10%, maggiore per i maschi), ma anche di perdita di salute. Non solo. Il consumo di questa sostanza rappresenta la più grave causa di morte prematura e disabilità fra i 15 e i 49 anni. La diatriba sul fatto che ci sia o meno una soglia di consumo al di sotto della quale l’alcol non fa male — o, al contrario, addirittura farebbe bene — è un tema ricorrente sia nella letteratura scientifica sia nelle conversazioni al ristorante. Ma lo studio Gbd sembra spazzare via ogni dubbio: i dati indicano chiaramente che il livello di consumo di alcol che rende minimo il rischio di danno alla salute è zero. Di fronte a una tale affermazione non possiamo non ricordare che l’alcol costituisce un enorme problema di salute globale.»** Altri commentatori hanno dato risalto a questa ricerca affermando che lo studio ha smentito i consigli del passato sui benefici per la salute del consumo moderato di alcol. Tuttavia, tale commento potrebbe non essere propriamente in linea con le conclusioni dello studio pubblicato sul Lancet. 

Il consiglio del passato era basato sull'effetto protettivo del consumo moderato di alcol contro le malattie vascolari, le principali cause di morte nelle nazioni sviluppate, ed i risultati di questo nuovo studio sono coerenti con questa protezione.  Le cause della morte nelle nazioni in via di sviluppo sono diverse: ad esempio, nello studio la tubercolosi (TB) è stata la principale causa di morte nei giovani adulti - mostrando l'influenza dei dati sulla mortalità delle nazioni in via di sviluppo sul set di dati complessivo - e l'alcol aumenta probabilmente il rischio di riattivazione della TB.  Anche le linee guida internazionali contro il cancro raccomandano di limitare il consumo di alcol o di non bere proprio. In particolare la Raccomandazione n. 7 dell’American Institute for Cancer Research così riporta: «Limita il consumo di alcol. Per la prevenzione del cancro è meglio non bere alcol. Ricerche precedenti hanno dimostrato che quantità modeste di alcol possono avere un effetto protettivo contro la malattia coronarica. Ma per la prevenzione del cancro, le prove sono chiare e convincenti: l'alcol in qualsiasi forma è un potente cancerogeno. È collegato a 6 diversi tipi di cancro. Il miglior consiglio per chi è preoccupato per il cancro non è di bere alcol. Se si sceglie di bere alcol, tuttavia, limitare il consumo a una bevanda per le donne e due per gli uomini al giorno.»***

Per coloro che vivono nelle nazioni sviluppate, ad eccezione di quelli con storie personali o familiari di tumori al seno (e possibilmente altri), il beneficio vascolare dell'assunzione moderata di alcol sembra ancora compensare potenziali danni [2-3]. Infatti, nel finale dell’articolo citato, il Professor Mantovani così scriveva: “Personalmente — non lo nascondo — continuerò a bere un bicchiere di vino rosso a tavola con gli amici. Apprezzando la qualità straordinaria dei vini italiani e in particolare dei vitigni di casa nostra, unici al mondo. Ma sarà sempre e comunque un solo bicchiere, ricordando una massima del Manzoni: «Pedro, adelante con juicio», come disse ne I promessi sposi (capitolo XIII) il gran cancelliere spagnolo Ferrer per indurre il suo cocchiere ad avanzare cautamente, con la carrozza, tra la folla.”**


Note

* World Health Organization (WHO). Every 10 seconds a person dies from alcohol related causes (disponibile all’indirizzo: http://www.who.int/topics/alcohol_drinking/en/).

** Alberto Mantovani. Il maxi studio che dimostra i danni globali dovuti all’alcol: 2,8 milioni le vittime nel 2016. Il Corriere della sera 1 settembre 2018. (Disponibile all’indirizzo web:  https://www.corriere.it/)

*** American Institute for Cancer Research. CANCER PREVENTION RECOMMENDATIONS (Disponibile all’indirizzo: http://www.aicr.org/reduce-your-cancer-risk/recommendations-for-cancer-prevention/)

Bibliografia

1 . GBD 2016 Alcohol Collaborators. Alcohol use and burden for 195 countries and territories, 1990-2016: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2016. Lancet. 2018 Aug 23. pii: S0140-6736(18)31310-2.

2 . Ronksley PE, Brien SE, Turner BJ, Mukamal KJ, Ghali WA. Association of alcohol consumption with selected cardiovascular disease outcomes: a systematic review and meta-analysis. BMJ. 2011 Feb 22;342:d671.

3 . Holmes MV, Dale CE, Zuccolo L, et al. Association between alcohol and cardiovascular disease: Mendelian randomisation analysis based on individual participant data. BMJ. 2014 Jul 10;349:g4164.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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