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L'adolescente tentazione delle bevande zuccherate: meglio non averle in casa

Gli adolescenti consumano più bevande zuccherate se queste sono presenti in casa, indipendentemente dalla loro disponibilità in altri contesti, come ad esempio nei distributori automatici a scuola.

L'adolescente tentazione delle bevande zuccherate: meglio non averle in casa

Finora, gli interventi di prevenzione nutrizionale si sono concentrati sulla rimozione dei distributori automatici dalle scuole per ridurre l'accesso alle bevande zuccherate. Invece, da uno studio pubblicato sul The Journal of Pediatrics si apprende che l'obiettivo più importante sembra essere la casa dell'adolescente

Le bevande zuccherate rappresentano la principale fonte alimentare di zucchero nella dieta degli adolescenti [1]. Negli Stati Uniti, le Linee guida dietetiche per gli americani del 2015, approvate dall'American Academy of Pediatrics, raccomandano di ridurre gli zuccheri aggiunti a meno del 10% dell'assunzione calorica giornaliera totale [2], mentre le Raccomandazioni contro il cancro, elaborate da organismi scientifici internazionali, suggeriscono di evitare il consumo di bevande zuccherate*.

Uno studio pubblicato recentemente sulla rivista scientifica “The Journal of Pediatrics”  ha indagato l'associazione tra la disponibilità di bevande zuccherate a casa ed il loro consumo da parte degli adolescenti ed ha analizzato se tale associazione variava con la disponibilità di tali bevande nella scuola o nelle vicinanze della propria abitazione [3].  Lo studio era un'analisi secondaria dei dati di una indagine cross-section, conosciuta come “FLASHE Study” (Family Life, Activity, Sun, Health, and Eating), e basata su Internet, di coppie di genitori-adolescenti (età, 12-17 anni) [4-5]. Nello studio pubblicato sul The Journal of Pediatrics i risultati sono stati analizzati  per un’ampia varietà di caratteristiche (ad esempio: l’età, l’indice di massa corporea, la deprivazione abitativa, ecc.). Tra i 1494 adolescenti dello studio, il 67% ha consumato almeno una bevanda zuccherata ogni giorno, mentre il 44% ha riferito che queste erano disponibili in casa abbastanza spesso o sempre. Rispetto all’assenza di queste bevande a casa, una maggiore disponibilità a casa è stata associata ad un maggiore consumo complessivo di bevande zuccherate (odds ratio = 2,88 per raramente/a volte disponibile a casa; OR = 5,62 per spesso/sempre disponibile a casa). Sorprendentemente, tali associazioni erano indipendenti dalla disponibilità delle bevande zuccherate a scuola o nelle vicinanze (bar, chioschi, ecc.).

Finora, gli interventi di prevenzione nutrizionale si sono concentrati sulla rimozione dei distributori automatici dalle scuole per ridurre l'accesso alle bevande zuccherate [6]. Tuttavia, alla luce dello studio pubblicato sul The Journal of Pediatrics l'obiettivo più importante sembra essere la casa dell'adolescente. I risultati di questo studio sono un monito per consigliare ai nostri adolescenti di evitare il consumo di bevande zuccherate ed, allo stesso tempo, incoraggiare le famiglie a non avere queste bevande in casa.


Note

* American Institute for Cancer Research (www.aicr.org) e Codice Europeo Contro il Cancro (cancer-code-europe.iarc.fr/index.php/it/)

Bibliografia

1 . Bleich SN, Vercammen KA, Koma JW, Li Z. Trends in Beverage Consumption Among Children and Adults, 2003-2014. Obesity (Silver Spring). 2018 Feb;26(2):432-441.

2 . Department of Health and Human Services, US Department of Agriculture. 2015-2020 dietary guidelines for Americans. 8th ed. ; 2015.

3 . Haughton CF, Waring ME, Wang ML, Rosal MC, Pbert L, Lemon SC. Home Matters: Adolescents Drink More Sugar-Sweetened Beverages When Available at Home. J Pediatr. 2018 Jul 18. pii: S0022-3476(18)30871-0.

4 . Nebeling LC, Hennessy E, Oh AY, Dwyer LA, Patrick H, Blanck HM, Perna FM, Ferrer RA, Yaroch AL. The FLASHE Study: Survey Development, Dyadic Perspectives, and Participant Characteristics. Am J Prev Med. 2017 Jun;52(6):839-848.

5 . Oh AY, Davis T, Dwyer LA, Hennessy E, Li T, Yaroch AL, Nebeling LC. Recruitment, Enrollment, and Response of Parent-Adolescent Dyads in the FLASHE Study. Am J Prev Med. 2017 Jun;52(6):849-855.

6 . Crawford PB, Gosliner W. State-level policies can help reduce consumption of sugar-sweetened beverages in schools. J Pediatr. 2012 Sep;161(3):566-7

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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