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È giusto dare cibo senza glutine ai bambini non celiaci?

Vi è una grande spinta del mercato per indurre a consumare alimenti senza glutine anche da parte di chi non soffre di malattia celiaca. Un mercato in rapida crescita non supportato da evidenze circa i benefici per la salute delle persone senza celiachia.

È giusto dare cibo senza glutine ai bambini non celiaci?

E per i bimbi che non soffrono di malattia celiaca, gli alimenti Gluten Free per l’infanzia sono migliori dal punto di vista nutrizionale di quelli convenzionali? Cosa suggerisce la letteratura scientifica?

«Imporre i propri prodotti sul mercato, creandone, quando è il caso, la necessità e l'urgenza. Chi pretende di interpretare l’evoluzione dei mercati partendo dalla domanda, cade in errore: è invece “il momento dell’offerta” la “causa ultima e indipendente”»*. La spinta del mercato per gli alimenti senza glutine (Gluten Free) in assenza di celiachia è cresciuto negli ultimi dieci anni. Quella del Gluten Free è stata etichettata come "la categoria di alimenti per l’intolleranza alimentare a più rapida crescita" ed è stata elogiata per il suo grande "potenziale di mercato" [1]. Entro il 2021, le vendite di alimenti Gluten Free a livello globale dovrebbero raggiungere i 4,89 miliardi di dollari (USA), pari a 4,41 miliardi di euro, espandendosi dai 2,46 miliardi di euro del 2014 [2]. Negli Stati Uniti, il mercato del Gluten Free più grande del mondo, si prevede che le vendite supereranno i 2 miliardi di dollari nel 2020, con un aumento di quasi 400 milioni di dollari dal 2015 [3].Le ragioni di questa rapida crescita non dipendono solo dagli acquisti da parte dei malati di malattia celiaca o di chi ha una sensibilità al glutine, ma sono dovute anche ai cambiamenti dell’attenzione del consumatore nei confronti della salute ed al suo essere facile preda di “mode alimentari”. 

I consumatori “salutistici” si muovono al di fuori delle evidenze scientifiche, esaltano il fai-da-te nella sperimentazione su se stessi degli effetti della dieta, e gli alimenti "senza" (come quelli senza glutine) fanno parte di questa tendenza [4]. Il rapporto Health & Wellness 2017 di Hartman Group, con sede a Washington, rivela che le motivazioni dei consumatori per l'acquisto di prodotti senza glutine includono, tra le altre cose, il desiderio di "provare qualcosa di nuovo" (35%), la convinzione che gli alimenti Gluten Free siano "più sani" (30%), il desiderio di perdere peso (23%), sperimentare un nuovo piano alimentare (19%) e la convinzione che i cibi senza glutine abbiano un gusto migliore (14%). Solo il 6% dei consumatori intervistati ha dichiarato di aver acquistato prodotti senza glutine perché allergici al glutine [4].

Il consumo di alimenti senza glutine (GF) da parte dei bambini è aumentato drammaticamente negli ultimi anni, poiché le famiglie hanno adottato diete senza glutine per cercare di mangiare più sano e per affrontare la sensibilità al glutine della celiachia, che colpisce circa l'1% dei bambini. In generale, gli alimenti per i bambini hanno un punteggio basso sulla scala dei valori nutrizionali, ma quelli privi di glutine non sono significativamente migliori. Per valutare la qualità nutrizionale dei prodotti senza glutine per i bambini, alcuni ricercatori in Canada hanno acquistato tutti i cibi commercializzati per i bambini (ad esempio, avevano la parola "bambini" nell’etichetta o nella grafica) da due grandi catene di supermercati ed hanno analizzato le informazioni nutrizionali delle etichette. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Pediatrics” alcuni giorni fa. Ebbene, i risultati della ricerca suggeriscono che la gran parte degli alimenti senza glutine per l'infanzia ha un basso valore nutrizionale. In particolare, questi alimenti hanno meno sodio, grassi totali e grassi saturi rispetto a quelli convenzionali, ma hanno anche meno proteine ​​e una maggiore percentuale di calorie provenienti dallo zucchero.  Un numero simile di prodotti Gluten Free e di equivalenti non Gluten Free (ad es. Maccheroni e formaggio, farina d'avena istantanea) aveva una scarsa qualità nutrizionale (88% e 93% rispettivamente), secondo gli standard della Pan American Health Organization (/www.paho.org).

Ai genitori che vogliono dare alimenti senza glutine ai loro figli è necessario dire che la dieta Gluten Free non ha mostrato di fornire alcun beneficio per la salute per i bambini che non soffrono di malattia celiaca e può ulteriormente restringere le scelte alimentari, oltre ad essere più costosa. Questo studio suggerisce che i genitori non dovrebbero acquistare alimenti senza glutine per i bambini sani, mentre le evidenze scientifiche raccomandano per la salute dei bambini un’alimentazione ricca di vegetali interi (ad esempio riso, patate, frutta e verdura) i quali non hanno sodio, grasso o zucchero aggiunti artificialmente.


Note

* da: Giuseppe Berta. L’enigma dell’imprenditore (e il destino dell’impresa). Il Mulino. 2018. pagg. 52-53.


Bibliografia

1 . Agriculture and Agri-Food Canada. “Gluten free” claims in the marketplace. 2014. 

Disponibile all’indirizzo: www.agr.gc.ca/eng/industry-markets-and-trade/market-information-by-sector/processed-food-and-beverages/trends-and-market-opportunities-for-the-food-processing-sector/gluten-free-claims-in-the-marketplace/?id=1397673574797. 

2 . Transparency Market Research. Gluten-free Food Products Market to reach US$4.89 bn by 2021; Driven by Rising Number of Celiac Disease Patients across the globe: TMR. 2017. 

Disponibile all’indirizzo: https://globenewswire.com/news-release/2016/06/22/850501/0/en/Gluten-free-Food-Products-Market-to-reach-US-4-89-bn-by-2021-Driven-by-Rising-Number-of-Celiac-Disease-Patients-across-the-globe-TMR.html. 

3 . Packaged Facts. Gluten-Free Foods in the U.S. 6th ed. Rockville, MD: Packaged Facts; 2016

4 . The Hartman Group, Inc. Gluten-free: simply a way to healthier eating? 2017. 

Disponibile all’indirizzo: https://www.hartman-group.com/hartbeat/720/gluten-free-simply-a-way-to-healthier-eating-.

5 . Elliott C. The Nutritional Quality of Gluten-Free Products for Children. Pediatrics. 2018 Aug;142(2)

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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