IL MATTINO
Forever
15.07.2018 - 09:05
Un problema di sanità pubblica a tutte le latitudini. Uno studio di metanalisi, pubblicato su JAMA Pediatrics domenica scorsa 8 luglio, suggerisce che la somministrazione di vitamina D in gravidanza può avere molteplici benefici per il neonato.
In gravidanza, è abbastanza frequente riscontrare bassi livelli di vitamina-D nel sangue materno. Questo è un problema di sanità pubblica a tutte le latitudini [1].La supplementazione di vitamina D durante la gravidanza è stata largamente studiata per valutarne gli effetti sulla salute infantile, purtroppo con risultati contrastanti o inconsistenti [2]. Una metanalisi, appena pubblicata su JAMA Pediatrics domenica scorsa 8 luglio, suggerisce che la somministrazione di vitamina D in gravidanza può avere molteplici benefici, tra i quali la prevenzione per il feto del rischio di sottopeso in rapporto all'età gestazionale [3]. Ciò nondimeno, i risultati della metanalisi pubblicata su JAMA Pediatrics vanno ben oltre il sottopeso alla nascita.
Il lavoro ha preso in considerazione 24 studi randomizzati e controllati sull'integrazione prenatale di vitamina D ed ha incluso 5.400 partecipanti. Le dosi della supplementazione e le frequenze di somministrazione erano diverse negli studi analizzati, con una media giornaliera di almeno 400 unità internazionali (UI) nel gruppo di intervento. I risultati della metanalisi sono davvero interessanti per la salute pubblica. Infatti, la supplementazione prenatale di vitamina D è stata significativamente associata a: minore rischio per il neonato di essere in sottopeso per età gestazionale (SGA); aumento dei livelli neonatali di 25 (OH)-vitamina-D e calcio; aumento del peso alla nascita e a 3, 6, 9 e 12 mesi di vita; nessun aumento della mortalità neonatale o anormalità congenita; nessuna differenza di rischio per l'asma, eczema, infezioni respiratorie o allergie.
Dosi più basse di vitamina D (≤2000 UI/die) erano associate a una mortalità più bassa, mentre le dosi più alte (> 2000 UI/die) non lo erano. La durata dell'integrazione (<20 settimane vs ≥20 settimane di gestazione) non era associata al rischio di sottopeso (SGA) o mortalità neonatale. La supplementazione prenatale di vitamina D in genere rientrerebbe nell'ambito di competenza dei ginecologi e dei medici di base, i quali hanno in cura le donne in gravidanza, ma i dati di questa metanalisi suggeriscono di incoraggiare l’integrazione della vitamina-D in gravidanza mediante programmi di sanità pubblica per la promozione della salute infantile. Sta diventando evidente, infatti, che la vitamina D sia prima che dopo la nascita può influenzare positivamente la salute dei bambini.
Bibliografia
1 . Nair R, Maseeh A. Vitamin D: the “sunshine” vitamin. J Pharmacol Pharmacother. 2012;3(2):118-126.
2 . Palacios C, De-Regil LM, Lombardo LK, Peña-Rosas JP. Vitamin D supplementation during pregnancy: updated meta-analysis on maternal outcomes. J Steroid Biochem Mol Biol. 2016;164:148-155.
3 . Bi WG, Nuyt AM, Weiler H, Leduc L, Santamaria C, Wei SQ. Association Between Vitamin D Supplementation During Pregnancy and Offspring Growth, Morbidity, and Mortality: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Pediatr. 2018 Jul 1;172(7):635-645.
edizione digitale
Il Mattino di foggia