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Quando le "manie" mentali vengono dalla pancia

Ridurre le giornate di ricovero ospedaliero ed il tasso di riospedalizzazione per le persone che soffrono di stati maniacali mediante la prevenzione nutrizionale, senza effetti avversi gravi.

Quando le "manie" mentali  vengono dalla pancia

Le evidenze scientifiche suggeriscono che i microrganismi intestinali possano influenzare anche il comportamento, come ad esempio accade negli stati maniacali, caratterizzati da “euforia, allegria e ottimismo immotivati, da alterata attività mentale, talvolta con idee deliranti, da attività motoria disordinata che, nei gradi estremi, può giungere a stati di grave agitazione psicomotoria

Felici, ma non serene; allegre e parlano continuamente; euforiche, iperattive e di solito in sovrappeso. Sono queste alcune delle caratteristiche delle persone “maniacali”, le quali possono trovare giovamento dall’assunzione dei probiotici, così come indicato dai risultati di uno studio pubblicato da poco [1]. I microrganismi che albergano nel nostro intestino sono in grado di produrre la maggior parte dei neurotrasmettitori presenti nel cervello. E le evidenze scientifiche suggeriscono che i microrganismi intestinali possano influenzare anche il comportamento, come ad esempio accade negli stati maniacali, caratterizzati da “euforia, allegria e ottimismo immotivati, da alterata attività mentale, talvolta con idee deliranti, da attività motoria disordinata che, nei gradi estremi, può giungere a stati di grave agitazione psicomotoria”*.

Quindi, la “mania”, considerata tipicamente un disturbo “psichiatrico”, potrebbe essere sensibile alla terapia probiotica. Ed è questa l’ipotesi che alcuni ricercatori hanno indagato mediante uno studio i cui risultati sono stati pubblicati il 25 aprile 2018 sulla rivista scientifica “Bipolar Disorders” [1]. Ebbene, in questo studio controllato con placebo, i pazienti “maniacali” che assumevano una combinazione specifica di probiotici hanno avuto bisogno di meno ricoveri ospedalieri e di una degenza più breve.La spiegazione plausibile dell’efficacia dei probiotici è che il microbiota ha ruoli importanti nella risposta infiammatoria e nel funzionamento neurologico. Poiché alcuni pazienti con mania acuta hanno livelli elevati di infiammazione, i ricercatori hanno testato gli effetti di una combinazione di probiotici sulla recidiva in pazienti recentemente dimessi in seguito ad ospedalizzazione per mania.Nello studio in doppio cieco, 66 pazienti hanno continuato il loro regime terapeutico e sono stati randomizzati a ricevere 24 settimane di Lactobacillus rhamnosus ceppo GG più Bifidobacterium animalis subsp. ceppo di lactis Bb12 oppure il placebo. Un punteggio di infiammazione, calcolato al basale, è stato sviluppato in relazione a quattro parametri:anticorpi della classe immunoglobulina G (IgG) al frammento peptidico NR2 del recettore NMDA; anticorpi della classe IgG alla gliadina; anticorpi della classe IgG alla proteina gag del virus della scimmia Mason-Pfizer; anticorpi della classe IgM a Toxoplasma gondii. I tassi di riospedalizzazione erano significativamente più alti con il placebo che con i probiotici, 51,1% vs 24,2%. Anche i giorni di degenza hanno favorito il gruppo probiotico (8,3 vs 2,8 giorni), così come il tempo di necessario alla prima riospedalizzazione. I pazienti del gruppo dei probiotici con i livelli più alti di infiammazione al basale avevano un tasso ancora più basso di primo ricovero ed una riduzione del 90% circa del rischio di ospedalizzazione. Non sono stati riportati effetti avversi gravi.Lo studio mostra che questa combinazione probiotica, presumibilmente modulando l'infiammazione del sistema nervoso centrale attraverso l'asse intestino-cervello, ha effetti terapeutici sui pazienti con mania [2]. La ricerca ha preso in considerazione solo la “mania” e non stati misti di ipomania o depressione. 

Fino a non molto tempo fa il solo ipotizzare che il comportamento, o addirittura gli stati maniacali, potessero essere influenzati dai microrganismi ospiti del nostro intestino era una “bizzarra” stravaganza. Ben venga, quindi, la ricerca scientifica che indaga nuove ipotesi e trova soluzioni terapeutiche anche mediante l’approccio nutrizionale, privo di effetti collaterali e di grande efficacia. 


Note

* Mania. Treccani. (www.treccani.it)


Bibliografia

1 . Dickerson F, Adamos M, Katsafanas E, Khushalani S, Origoni A, Savage C, Schweinfurth L, Stallings C, Sweeney K, Goga J, Yolken RH. Adjunctive probiotic microorganisms to prevent rehospitalization in patients with acute mania: A randomized controlled trial. Bipolar Disord. 2018 Apr 25. doi: 10.1111/bdi.12652

2 . Dinan TG, Cryan JF. The Microbiome-Gut-Brain Axis in Health and Disease. Gastroenterol Clin North Am. 2017 Mar;46(1):77-89.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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