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Ciò che mangi non può modificare l'età della menopausa

Per quanto intrigante, credere che possa accadere è il frutto di un confondimento e non di una vera relazione causa-effetto. Anche in Igiene della Nutrizione, se non si utilizzano i “fondamentali”, si rischia di confondere lucciole per lanterne.

Ciò che mangi non può modificare l'età della menopausa

Consigliare alle donne di consumare determinati alimenti o di evitare specifici nutrienti in vista di precisi endpoint sanitari (come la menopausa) non può in realtà convincere le donne a cambiare stile alimentare o produrre i risultati desiderati. Mentre sono da ncoraggiare stili alimentari salutari, in particolare l’alimentazione a base-vegetale. I benefici di questo tipo di alimentazione è ampiamente suffragato in letteratura.

Associare due fenomeni tra loro distinti ed attribuirne una relazione causa-effetto è ciò che distingue i primati dagli altri esseri viventi, in funzione dello sviluppo della propria corteccia associativa. La corteccia associativa, o neo-cortex, tuttavia, può suggerire false associazioni e false relazioni causa-effetto.  In epidemiologia, un ottimo metodo per non cadere nelle false relazioni causa-effetto è quello di servirsi del “nonalogo” di Sir Bradford Hill [1]. Per avere una ragionevole certezza, quindi, di trovarsi di fronte ad relazione causa-effetto, e non ad una semplice associazione statistica, per quanto quest’ultima possa essere intrigante, è necessario applicare il nonalogo di Hill. E così può capitare, ad esempio, che se non si è ben attenti a leggere uno studio si rischia di restare affascinato dalla “falsa associazione” causa-effetto.  Soprattutto, quando la pubblicazione è ricca di dati, illustrati in tabelle e figure, con tanto di sofisticata elaborazione statistica. 

Ebbene, qualche settimana fa mi sono imbattuto proprio in una associazione intrigante suggerita da un ampio studio britannico: l’alimentazione può influire sull’età di comparsa della menopausa, sia nell’anticiparla che nel posticiparla [2] Perbacco, per chi come me si occupa di Igiene della Nutrizione, questo lavoro può essere interessante, soprattutto se le sue conclusioni possono essere applicate su un ampio numero di soggetti. Quindi, la storia è seria ed intrigante, e con la lente del medico-igienista, con il “setaccio” del nonalogo di Hill, cerco di capirne di più. Ebbene, per scoprire se l'alimentazione sia in grado di influenzare l’età della menopausa naturale, i ricercatori hanno analizzato i dati del “UK Women’s Cohort Study”, un ampio studio di coorte a lungo termine sulla salute delle donne nel Regno Unito [3]. Tra le circa 14.000 partecipanti, 914 (fascia d'età, 40-64) hanno riportato ancora le mestruazioni al basale. Mestruazioni che sono cessate (senza intervento chirurgico o gravidanza) 4 anni dopo.  L'età media alla menopausa era 50,5 anni e l'indice medio di massa corporea era normopeso (pari a 23,9 Kg/m2), mentre il 9,6% delle donne era in obesità. In gran parte, le donne erano sposate, pluripare e svolgevano lavori professionali o manageriali.  Solo l'8% fumava ed il consumo medio di alcol era basso. Per valutare l'assunzione giornaliera di 217 alimenti è stato utilizzato un questionario validato di frequenza alimentare. Circa il 38% delle partecipanti ha riferito di seguire diete vegetariane. In un modello aggiustato per età basale, consumo di alcol, attività fisica, fumo e classe sociale, l'assunzione più alta di pasta e riso raffinati è stata associata ad un’età precoce menopausale (-1,5 anni per porzione giornaliera), mentre l’assunzione di omega-3 ed il consumo di legumi freschi erano associati con la posticipazione dell’età alla menopausa. E precisamente: di +3,3 anni per gli omega-3 e  di +0,9 anni per porzione giornaliera di legumi.  L'assunzione più elevata di vitamina B6 e zinco è stata associata con l'età della menopausa in età più avanzata, così come è stato rilevato anche per le diete vegetariane.

Applicando il nonalogo di Hill, emerge che uno dei limiti della ricerca è quello di non aver riportato l'etnia delle partecipanti, variabile che potrebbe aver influenzato sia le scelte dietetiche che l’età di comparsa della menopausa. In sostanza, l’etnia delle partecipanti è uno dei possibili fattori di “confondimento” (variabile legata sia alla causa che all’effetto) che deve essere controllato mediante la stratificazione e l’utilizzo di test statistici specifici, come la stima di Mantel-Heanszell. Non averne tenuto conto potrebbe far “confondere lucciole per lanterne”, come si dice in questi casi. Inoltre, è difficile poter applicare questo effetto specifico della dieta alla prevenzione nutrizionale.  Infine, l'associazione non dimostra che esista un nesso causale e, quindi, consigliare alle donne di consumare determinati alimenti o di evitare specifici nutrienti in vista di precisi endpoint sanitari non può in realtà convincere le donne a cambiare stile alimentare o produrre i risultati desiderati. Per ora, continuerò semplicemente a incoraggiare stili alimentari salutari, in particolare quello a base-vegetale. I benefici di questo tipo di alimentazione è ampiamente suffragato in letteratura.


Bibliografia


1 . Austin Bradford Hill, “The Environment and Disease: Association or Causation?,”Proceedings of the Royal Society of Medicine, 58 (1965), 295-300 [disponibile al sito www.edwardtufte.com/tufte/hill].

2 . Dunneram Y, Greenwood DC, Burley VJ, Cade JE. Dietary intake and age at natural menopause: results from the UK Women's Cohort Study. J Epidemiol Community Health. 2018 Apr 30.

3 . Cade JE, Burley VJ, Alwan NA, et al. Cohort profile: the UK Women’s cohort study (UKWCS). Int J Epidemiol 2015;0:1–11.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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