Cerca

Forever

Un seno sano? Con frutta e verdura!

Il loro consumo, ricco di carotenoidi, riduce il rischio di cancro alla mammella. Un terzo dei carcinomi mammari può essere prevenuto mediante il mantenimento del peso corporeo sano, l'esercizio fisico e l’evitare di bere alcol.

Un seno sano? Con frutta e verdura!

Qualche giorno fa ho ricevuto questo messaggio, dal quale mi sono lasciato ispirare per l’articolo del mio blog settimanale: “Ciao puoi mettere un ❤ sul tuo whatsapp senza commento soltanto un cuore, poi mandi questo messaggio a tutti i contatti femminili perché le donne si ricordino che è la settimana della prevenzione del cancro del seno. Tieni il dito su questo msg e inoltralo...❤”

Un motivo in più per consumare frutta e verdura ricche di beta-carotene e alfa-carotene? Ebbene, uno studio prospettico di coorte suggerisce che le donne le quali hanno una più elevata concentrazione ematica di questi due carotenoidi hanno un rischio notevolmente ridotto di cancro al seno del tipo estrogeno recettore (ER) negativo, rispetto a chi ha bassi livelli di carotenoidi nel sangue [1]. I tumori al seno estrogeno recettore (ER) negativi non hanno recettori per l'ormone estrogeno. Questi tumori sono meno frequenti e spesso più difficili da trattare rispetto ai più comuni tumori ER positivi. Studi epidemiologici avevano già trovato un’associazione tra elevato consumo di verdura e frutta fresca con un rischio ridotto di cancro al seno. Quello pubblicato sul “The American Journal of Clinical Nutrition” aggiunge qualcosa di molto interessante rispetto a quanto si conosceva sul rapporto alimentazione, nutrizione e cancro alla mammella. I motivi sono diversi, ma due sono particolarmente importanti. Il primo, perché è un grande studio prospettico di coorte (uno di quegli studi epidemiologici davvero importanti); l'altro, perché i risultati trovati associano i livelli di carotenoidi nel sangue ad un rischio inverso di cancro della mammella estrogeno negativo. Questo studio ha preso in considerazione 1.502 donne con cancro al seno e 1.502 controlli sani dalla coorte del “European Prospective Investigation in Cancer and Nutrition” (EPIC). Un importante punto di forza di EPIC è il reclutamento di soggetti provenienti da 10 diversi paesi europei, i quali hanno una grande varietà di stili alimentari. Inoltre, gli esami del sangue vengono eseguiti nello stesso laboratorio. Nello studio su American Journal of Clinical Nutrition, i campioni di plasma sono stati prelevati molto prima della diagnosi di tumore al seno, evitando il potenziale effetto modificante del trattamento del cancro ed i cambiamenti nello stile di vita, o delle abitudini alimentari, successivi alla diagnosi di cancro. Ulteriori punti di forza di questo studio includono l’ampia dimensione del campione, il tempo di follow-up lungo ed il sovracampionamento dei sottotipi di cancro al seno Estrogeno-negativo, rendendo così possibile valutare questi sottotipi di cancro al seno relativamente poco frequenti, ma pericolosi. I ricercatori hanno scelto di concentrarsi principalmente sui tumori in pre-menopausa ed estrogeno-negativi perché la revisione della letteratura suggeriva che i carotenoidi alimentari e l'assunzione di frutta e di verdura erano strettamente correlati a questi tipi di tumori. I ricercatori hanno confrontato i livelli di sangue (prelevati prima della diagnosi) di 6 carotenoidi, tra cui beta-carotene e alfa-carotene, nonché retinolo, alfa-tocoferolo, gamma-tocoferolo e vitamina C per entrambi i gruppi. Hanno preso in considerazione il peso corporeo e altri noti fattori di rischio per il cancro al seno. Il rischio di carcinoma mammario estrogeno-negativo era del 59% e del 39% più basso nelle donne che avevano le più alte concentrazioni ematiche rispettivamente di beta-carotene e alfa-carotene, in confronto a quelle che avevano i livelli più bassi. Mentre, il rischio di carcinoma mammario estrogeno-positivo non era associato ai carotenoidi o ad altri nutrienti. 

I carotenoidi sono un grande gruppo di sostanze fitochimiche presenti nella frutta e nella verdura. Essi conferiscono i colori arancione, rosso e giallo agli alimenti. Tuttavia, non lasciamoci ingannare dal colore, perché  molte verdure a foglia verde sono anch’esse grandi fonti di carotenoidi. I risultati dello studio pubblicato sul American Journal of Clinical Nutrition incoraggiano a consumare più alimenti con beta-carotene e alfa-carotene. I carotenoidi alimentari sono migliori di quelli presenti negli integratori, quest'ultimi, infatti, non riducono il rischio di cancro mammario. Non solo, ma il beta-carotene negli integratori ad alto dosaggio, specialmente nei fumatori, sembra aumentare il rischio di cancro al polmone e quello di mortalità [2] Gli autori del lavoro pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition osservano che altri fattori, tra cui la genetica e lo stile di vita, possono aver influito sui livelli di carotenoidi nel plasma e, quindi, aver condizionato i risultati dello studio [3]. Comunque sia, questo studio, e molti altri, sono stati inclusi nel volume di aggiornamento continuo del American Institute for Cancer Research/World Cancer Research Fund (AICR/WCRF) sulla prevenzione del cancro al seno. La precedente revisione della letteratura di AICR non aveva trovato un legame convincente tra i cibi contenenti carotenoidi e il rischio di cancro al seno, pertanto il lavoro del American Journal of Clinical Nutrition lo rende ancora più importante [4]. 

Concludendo, possiamo affermare in linea con quanto emerge dalle evidenze scientifiche che la frutta e la verdura contenenti carotenoidi fanno parte a pieno diritto della dieta preventiva contro il cancro. Questa raccomandazione, unita alle altre sul corretto stile di vita, fa stimare  al AICR che un terzo dei carcinomi mammari possa essere prevenuto mediante il mantenimento del peso corporeo sano, l'esercizio fisico e l’evitare di bere alcol. “Ciao puoi mettere il link di quest’articolo sul tuo whatsapp senza commento soltanto un cuore, poi mandi questo messaggio a tutti i contatti femminili perché le donne si ricordino che è la settimana della prevenzione del cancro del seno. Tieni il dito su questo msg e inoltralo...❤”


Bibliografia


1 . Marije F Bakker, Petra HM Peeters, Veronique M Klaasen, et al. Plasma carotenoids, vitamin C, tocopherols, and retinol and the risk of breast cancer in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition cohort,, The American Journal of Clinical Nutrition, Volume 103, Issue 2, 1 February 2016, Pages 454–464

2 . Druesne-Pecollo N, Latino-Martel P, Norat T, Barrandon E, Bertrais S, Galan P, Hercberg S. Beta-carotene supplementation and cancer risk: a systematic review and metanalysis of randomized controlled trials. Int J Cancer  2010;127:172–84.

3 . Key TJ. Fruit and vegetables and cancer risk. Br J Cancer. 2011 Jan 4;104(1):6-11.] [Jenab M, Slimani N, Bictash M, Ferrari P, Bingham SA. Biomarkers in nutritional epidemiology: applications, needs and new horizons. Hum Genet. 2009 Jun;125(5-6):507-25.

4 . AICR/WCRF. Continuous Update Project Report: Breast Cancer,  2017 (disponibile all’indirizzo http://www.aicr.org )

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione