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Alla scoperta del microbioma

È possibile che il microbioma sia responsabile di ogni malattia? Il microbioma umano è un mondo complesso e affascinante, ma è anche un campo di ricerca in rapida espansione, con nuove scoperte che vengono fatte ogni giorno.

Alla scoperta del microbioma

Questo può portare a una certa confusione e disinformazione, soprattutto quando le notizie vengono amplificate dai media.
Ad esempio, come scrivono Alan Walker e Lesley Hoyles su “Nature Microbiology”, contrariamente a quanto si possa pensare, il microbioma non è un argomento nuovo, non è ereditato dalla madre, e non è responsabile di tutte le malattie.

Il microcosmo del microbioma umano è un campo di ricerca in rapida espansione che ha regalato spunti affascinanti, ma anche, come scrivono Alan Walker e Lesley Hoyles su Nature Microbiology, una dose di esagerazione e disinformazione. [1]
Per contrastare queste dinamiche, gli autori evidenziano dodici tra i più comuni miti e malintesi riguardo al microbioma.

1. Il Rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes nell'Obesità
Spesso si legge che un certo rapporto tra questi batteri influenzerebbe l'obesità. Tuttavia, questa ipotesi deriva da studi su roditori e ricerche umane poco convincenti. Attualmente, è considerata più una speculazione che un dato di fatto.

2. La Ricerca sul Microbioma è agli Inizi
Contrariamente a quanto si possa pensare, il campo del microbioma non è affatto nuovo. Le sue origini risalgono al XIX secolo.

3. Chi ha Coniato il Termine Microbioma?
Spesso attribuito a Joshua Lederberg, l'utilizzo del termine "microbioma" precede di molto le sue pubblicazioni, radicandosi già nel XIX secolo.

4. 10¹² Cellule Batteriche per Grammo di Feci Umane
Questa affermazione, diffusa ma errata, sopravvaluta il numero reale di cellule batteriche, che è più vicino a 10¹⁰.

5. Il Nostro Microbiota Pesa da Uno a Due Chilogrammi
Questo dato è considerato dubitativo. La stima più accurata lo pone al di sotto del mezzo chilogrammo.

6. I Microbi Superano di Dieci Volte le Cellule Umane
Una delle affermazioni più suggestive, ma non veritiera. In realtà, il rapporto è variabile e probabilmente più vicino ad uno a uno.

7. Il Microbiota è Ereditato dalla Madre
Sebbene alcuni microbi passino dalla madre al bambino alla nascita, ogni persona sviluppa un microbioma unico, inclusi i gemelli identici.

8. Un Microbioma Patologico Definisce la Maggior Parte delle Malattie
Questo è un eccesso di generalizzazione. Sebbene molte malattie siano correlate a variazioni nel microbioma, non esistono prove sufficienti per affermare che un "patobioma" sia coinvolto nella maggior parte delle patologie.

9. Ridondanza Funzionale del Microbioma Intestinale
Nonostante alcune funzioni dei microbi intestinali si sovrappongano, è errato ignorare che ci sono funzioni critiche svolte da un numero limitato di specie microbiche.

10. I Metodi di Sequenziamento Eliminano i Potenziali Errori
I metodi di sequenziamento del DNA sono stati fondamentali nella ricerca sul microbioma, ma non sono esenti da possibili bias che possono insorgere in ogni fase della ricerca.

11. Metodologie Standardizzate
L'adozione di metodologie uniformi potrebbe sembrare una soluzione sensata, ma potrebbe anche limitare la consapevolezza dei ricercatori riguardo alle limitazioni delle metodologie adottate.

12. Impossibilità di Mettere in Coltura Tutto il Microbioma
Alcune specie del microbioma sono difficili da coltivare, ma la maggior parte può essere coltivata, apportando importanti conoscenze scientifiche.

In conclusione, mio caro lettore, la ricerca sul microbioma umano è ancora in fase iniziale, ma ha già il potenziale per rivoluzionare la nostra comprensione della salute umana. È, tuttavia, importante essere scettici nei confronti delle affermazioni sensazionali sul microbioma umano e fare riferimento alle fonti scientifiche prima di prendere decisioni sulla propria salute, perchè il microbioma umano è un sistema complesso e affascinante, e abbiamo ancora molto da imparare su di esso.

Ed ora il nostro breve racconto.

In una serata piovosa, il dottor Marcello Rossi, rinomato biologo e ricercatore, si ritrovò a riflettere sulle recenti scoperte nel campo del microbioma umano. Seduto nella sua biblioteca, con una tazza di tè fumante, sfogliava un articolo su Nature Microbiology. Il testo, scritto da Alan Walker e Lesley Hoyles, era un'analisi critica sui miti e malintesi del microbioma. Marcello, con la sua lunga esperienza nel campo, conosceva bene l'argomento e non poteva fare a meno di sorridere pensando a quante volte aveva dovuto spiegare ai suoi studenti la verità dietro queste credenze popolari.

Il primo mito riguardava il rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes nell'obesità. Marcello ricordava come questa teoria, nata da studi sui roditori e ricerche umane poco convincenti, fosse diventata popolare nonostante la sua dubbia validità. Il secondo punto toccava la stessa essenza della sua professione: la ricerca sul microbioma non era affatto agli inizi, ma aveva radici profonde, risalenti al XIX secolo. Questo lo faceva riflettere sulla vastità della scienza, dove ogni nuova scoperta era in realtà il frutto di secoli di ricerca.

Il terzo mito riguardava la paternità del termine "microbioma", spesso attribuita erroneamente a Joshua Lederberg. Marcello sapeva che il termine aveva origini più antiche, radicate nella storia stessa della biologia. Il quarto e quinto mito, riguardanti il numero di cellule batteriche per grammo di feci umane e il peso del nostro microbiota, erano esempi di come i numeri potessero essere esagerati o sottovalutati, portando a conclusioni errate.

Mentre Marcello sorseggiava il tè, rifletteva sul sesto mito: l'idea che i microbi superassero di dieci volte le cellule umane. Questa era una delle affermazioni più suggestive, ma in realtà, il rapporto era più vicino ad uno a uno. Il settimo mito, che il microbiota fosse ereditato dalla madre, gli faceva pensare alla complessità dell'ereditarietà biologica e alla singolarità di ogni individuo.

L'ottavo mito era particolarmente pericoloso: l'idea che un microbioma patologico definisse la maggior parte delle malattie. Marcello sapeva che, nonostante le correlazioni esistenti, era un eccesso di generalizzazione. Il nono mito, sulla ridondanza funzionale del microbioma intestinale, era un altro esempio di come la complessità del microbioma fosse spesso sottovalutata.

Riflettendo sui decimo e undicesimo mito, Marcello pensava a come i metodi di sequenziamento del DNA e le metodologie standardizzate avessero i loro limiti, nonostante fossero strumenti preziosi nella ricerca. L'ultimo mito, sull'impossibilità di mettere in coltura tutto il microbioma, lo faceva sorridere pensando a quanto fosse cambiata la scienza da quando aveva iniziato la sua carriera.

Concludendo la lettura, Marcello si rese conto di quanto fosse importante rimanere scettici di fronte alle affermazioni sensazionali e fare riferimento alle fonti scientifiche. Il microbioma umano era un sistema complesso e affascinante, e c'era ancora molto da imparare. Mentre la pioggia batteva contro i vetri, pensò a quanto fosse fortunato a far parte di questo affascinante viaggio scientifico.


Bibliografia
1 . Walker, Alan W., and Lesley Hoyles. "Human microbiome myths and misconceptions." Nature Microbiology 8.8 (2023): 1392-1396.

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F. Michele Panunzio

F. Michele Panunzio

La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine. Ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. Amo la prevenzione nutrizionale, fu amore a prima vista. Scelsi di fare il medico-igienista, ma anche di laurearmi in nutrizione umana, connubio perfetto per la mia professione. La collettività e l’individuo, il gruppo ed il singolo, i sani ed i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre. Rispondo alle vostre domande, inviatele a: redazione@ilmattinodifoggia.it

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