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Oggi c'è Foggia Alessandria e anche da fuorisede si mangia braciole

La braciola, per chi non la conoscesse, è il secondo foggiano per eccellenza da consumarsi specialmente la domenica a pranzo, accompagnato da una pasta al forno, o da troccolo al ragù.

Oggi c'è Foggia Alessandria e anche da fuorisede si mangiano braciole

Le braciole foggiane

Questa domenica è iniziata proprio con il piede sbagliato. Già al risveglio mi sono accorta che qualcosa non andava e ora ho capito che il motivo è semplicemente uno: non poter esser giù a casa con mio fratello per assistere alla prima partita del Foggia dei Playoff.  Infatti infastidita entro in cucina e trovo Andrea, con il morale ancora più a terra di me.
«Che c'è, Andre'? Pure tu vorresti stare allo Zaccheria con i 20 mila tifosi previsti a gridare: forza Foggia?»
«Ma, Vale, non ho dormito tutta la notte al pensiero, purtroppo lunedì ho un esonero all'università, non sono proprio potuto scendere» 
«Vabbe', dai, purtroppo siamo qui, quindi non ci resta che far il tifo anche a 300 km di distanza, anzi sai che pensavo? Che potremmo tifare e onorare la nostra città anche in cucina, così accorciamo le distanze e ci sentiamo più vicino a casa» 
«Geniale Vale, ho già capito tutto. Prepariamo il sugo con le bracioleeeeeeeee»
La braciola, per chi non la conoscesse, è il secondo foggiano per eccellenza da consumarsi specialmente la domenica a pranzo, accompagnato da una pasta al forno, o da troccolo al ragù. Il segreto della braciola sta sia nel pezzo di carne scelto sia nel ripieno: con maestria le brave cuoche foggiane, riempiono gli involtini di vitello con pecorino, prezzemolo, aglio e pepe. Le più tradizionali usano anche l uvetta passa e i pinoli. Ma il ripieno è solo il primo step di questo squisito secondo di carne. Il passaggio successivo è infatti la chiusura degli involtini con un filo di spago. Una volta pronti, bisogna rosolarli ben ben con la cipolla e dell'olio d'oliva; dopo il soffritto bisogna bagnarli con del vino bianco.
Una volta evaporato tutto il vino, è il momento di versare la salsa. Da questo momento in poi ci vuole amore, cura e pazienza per raggiungere lo step finale. Il sugo dovrà bollire lentamente, a fuoco basso per circa 2 ore e mezza/tre. La cottura lenta e lunga darà alla carne una morbidezza tale che l'involtino si scioglierà in bocca una volta pronto.
Che goduria solo a parlarne sento il ribollire del grande tegame di mia nonna, non so nemmeno quante braciole riusciva a confezionare quando la domenica invitava tutti noi nipoti a casa sua.
Dai Andrea ai fornelli!
«Tu pensa al ripieno, io cerco di fissare al meglio gli involtini»
E così, nonostante la distanza, prepareremo un piatto che ha il cuore e il sapore della nostra amata Foggia. Un richiamo alle origini, l'urlo dello stomaco e dell'anima verso la propria infanzia: perché vivere una esperienza lontano da casa non significa rinnegare le proprie radici. Foggia noi ci mettiamo a tavola, con la bocca sporca di sugo e l'odore di braciola in tutta casa facciano il tifo per te. Sogniamo con te ci crediamo in questa serie B! Dai il meglio di te stasera, pensa alle B.
Io e Andrea, invece, ora pensiamo alle braciole!

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Andrea e Valentina Pietrocola

Andrea e Valentina Pietrocola

Fratelli e studenti fuori sede. Lui studente di Architettura alla Sapienza, lei laureata in Editoria e Giornalismo alla Sapienza. Dopo anni passati ad inviarsi foto di piatti che realizzavano hanno deciso di mettere su un blog di cucina, per consigliare piatti veloci ed super economici a studenti fuori sede come loro. Seguiteteli sul Mattino di Foggia per ricette belle e buone da vedere.

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