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Expo amaro per la Puglia, soprattutto per Foggia

Il discutibile bando del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali): contentino all'Università di Bari, nessun progetto finanziato dei 10 foggiani

Expo amaro per la Puglia, soprattutto per Foggia

La Regione Puglia, a quanto sembra, avrà la sua visibilità, seppur breve e limitata, all'interno del padiglione Italia; ad oggi una trentina di comuni pugliesi ha aderito al protocollo "il cuore della Puglia per Expo" promosso dall'Anci che, entro il 31 gennaio propone sempre ai comuni di partecipare, meglio se in rete, alla call Idee in comue_destination Expo Milano 2015. Costo, per la presenza di una settimana presso Cascina Triulza, € 13.500.

‏L'avviso è stato pubblicato il 31 luglio. L'Italia era già distratta dal "dove andiamo in vacanza". La scadenza per la presentazione dei progetti era fissata al 30 settembre. Con una possibilità in più: l'ordine cronologico a partire dalle 00.01 del primo settembre.
‏Di cosa parlo? Dell'avviso del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) "Selezione pubblica nazionale per l'erogazione di contributi finanziari a sostegno di progetti in campo agricolo, alimentare, forestale e della pesca e dell'acquacoltura connessi alle finalità dell'evento Expo Milano 2015".  L'avviso già lasciava intendere, data la platea di soggetti a cui era rivolto, che nonostante il periodo estivo in molti avrebbero risposto. E così è stato. 777 domande a fronte di uno stanziamento iniziale di € 2 milioni. Il 10 ottobre il Ministero ha provveduto alla nomina della Commissione e il 29 ottobre ha provveduto anche all'integrazione dello stanziamento, giungendo così ad una somma complessiva di € 3.500.000. Importo massimo per ogni progetto, € 150.000. Il 17 novembre, poi, la Commissione di valutazione e' stata modificata, sembra a causa di conflitti di interessi. Bene, la nuova Commissione, in un mese e' stata capace di valutare tutti i progetti giunti ed il 22 dicembre e' stata pubblicata la graduatoria. Quali sono i criteri che hanno dovuto seguire i commissari per valutare? Pochissimi e, diciamolo, discrezionali. Qualità del progetto, originalità del progetto, adeguati strumenti di diffusione dei risultati, produzione dei materiali in più lingue. Sarebbero stati finanziati solo i progetti che avrebbero raggiunto 70/100.
‏Si dirà...esperienza insegna che a fronte di avvisi simili, ampie platee, griglie non rigide di valutazione, etc., sarebbe il caso di andare davvero in vacanza e lasciare che i giochi vadano così come previsti ma, d'altro canto esperienza insegna che se non si concorre non si può nemmeno poi recriminare.  Ma la graduatoria, fatemelo dire, pare un qualcosa di già visto. Ci sono tutte, o quasi, strutture nazionali, a cominciare dalle associazioni ambientaliste, passando per le associazioni di categoria, Expo Venice SPA (sarebbe opportuno dare uno sguardo alla compagine societaria) Libera, la rete delle fattorie sociali, la Fondazione di Coldiretti, nata a marzo di quest'anno, "Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare", la Fondazione Giacomo Brodolini (conviene dare uno sguardo al suo cda ed al comitato scientifico), il Consorzio del Chianti classico, due Dipartimenti dell'Universita' di Milano, la Sapienza e, finalmente, scendendo a sud, e bypassando gli altri "bravi", il contentino per il dipartimento delle scienze agro ambientali e territoriali dell'Universita' di Bari e il Consorzio del distretto produttivo degli agrumi di Sicilia. Tutto qui. Le informazioni diffuse dal Mipaaf sono queste. 29 i progetti finanziati, di cui non si conoscono nemmeno i titoli, ma solo i proponenti. Punteggio massimo riconosciuto: 85. E gli altri? Non si sa nulla.
‏Eppure la provincia di Foggia non era stata avara di proposte. Dando una scorsa ai 777 proponenti ne ho riconosciuti almeno 10, tra interlocutori istituzionali e privati. Era un'occasione, quella dell'avviso, per riuscire ad agganciare, in corsa, Expo 2015 che è si a Milano ma che sembra davvero molto più lontana. E lontano rimane l'intero sud d'Italia. La Regione Puglia, a quanto sembra, avrà la sua visibilità, seppur breve e limitata, all'interno del padiglione Italia; ad oggi una trentina di comuni pugliesi ha aderito al protocollo "il cuore della Puglia per Expo" promosso dall'Anci che, entro il 31 gennaio propone sempre ai comuni di partecipare, meglio se in rete, alla call Idee in comue_destination Expo Milano 2015. Costo, per la presenza di una settimana presso Cascina Triulza, € 13.500.
‏Ma tornando all'Avviso del Mipaaf e alla scarsissima considerazione per il sud d'Italia, per la Puglia, per la provincia di Foggia. Mi viene subito alla mente la debole difesa, o meglio ancora la giusta valorizzazione, del nostro territorio, delle sue peculiarità, delle sue specificità che molto hanno a che fare con la terra e con il cibo, da parte delle rappresentanze politiche ed istituzionali. Ancora una cosa. La maggior parte delle domande dei progetti poi finanziati e' stata inoltrata alla pec del Ministero l'ultimo giorno utile. Eppure l'art. 7 dell'avviso recita: la commissione di valutazione esaminerà le proposte in base ai criteri cui ho accennato prima, e secondo l'ordine di arrivo delle domande. Evidentemente gli ultimi sono rimasti davvero impressi. Tutti gli altri sono stati dimenticati. O forse si attendeva che arrivassero quelli giusti? Tra cui due che hanno ottenuto il punteggio minimo? Questo vuol dire qualcosa? In fin dei conti stiamo parlando di Expo e su Expo la magistratura ha già avuto un gran bel da fare. Ma non è mia intenzione scomodare il dott. Cantone.

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Daniela Eronia

Daniela Eronia

Di me hanno detto che sono stata una giornalista molto scomoda, poi un'imprenditrice troppo intraprendente. È così: quando una donna si dedica con passione alla città che ama, per renderla migliore, finisce con il creare inquietudini. Per aggiungerne qualcuna in più, torno a scrivere, nel solito mondo. A volte sarà irriverente, altre dissacrante. Sicuramente "controverso". Comunque, se vi fa piacere deciderete voi.

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