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Pensieri dell'altrove

Gli auguri che non farò

Gli auguri che non farò

Non farò gli auguri per il nuovo  anno. Tanto, è la vita che decide per noi. Ho capito che puoi fare progetti, avere sogni, stipulare contratti, sperare cose.. alla fine la decisione è sua. Sulla salute, sui giorni, sugli incontri, sulle paure e sul coraggio. Non farò 'auguri, ma dirò come sempre alle persone che amo, che io ci sarò. Ascolterò con attenzione e rispetto chiunque voglia parlarmi, abbraccerò con sincerità tutti quelli che vorranno un abbraccio, cercherò di essere gentile e disponibile, discreta ma presente. Continuerò la mia personale ricerca "nell'umano", eserciterò la mia curiosità nel capire cosa c'è oltre il cuore, oltre il visibile, oltre il percettibile. E proverò ad essere una certezza, non solo un'idea. Ecco, questi sono i miei auguri. Tutti racchiusi in una speranza di sopravvivenza. A tutto.

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Mariantonietta Ippolito

Mariantonietta Ippolito

Il pensiero è la forma più inviolabile e libera che un individuo possa avere. Il pensiero è espressione di verità, di crudezza, di amore. Quando il pensiero diventa parola il rischio della contaminazione della sua autenticità è alto. La scrittura, invece, lo assottiglia, ma non lo violenta. Io amo la scrittura, quella asciutta, un po’ spigolosa, quella che va per sottrazioni e non per addizioni. Quella che mi rappresenta e mi assomiglia, quella che proverò a proporre qui. Dal mondo di “Kabul” al vasto mondo dei pensieri dell’”altrove”.

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