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Sostituite in due giorni oltre 160 lampade

Landella e D'Emilio fanno il verso a Ungaretti: «Così Foggia s'illumina d'immenso»

Tour de force per la "Eco luce", la coop mobilitata dall'amministrazione, che però attende ancora di riscuotere i lavori fatti col governo Mongelli, e che spera in una definitiva risoluzione della gestione della pubblica illuminazione in città, in passato cavallo di battaglia proprio di D'Emilio

Landella e D'Emilio fanno il verso a Ungaretti: «Così Foggia s'illumina d'immenso»

Gli operai della Ecoluce a lavoro per sostituire le lampade

Non puzza come i rifiuti in mezzo alla strada, ma quella della pubblica illuminazione a Foggia è una seria questione di sicurezza: basti pensare che oltre 100 pali sono erosi e rischiano di crollare da un momento all'altro (come già è successo qualche mese fa); che alcune zone della città sono al buio da anni: parco S. Felice, piazza Libanese, tratturo Castiglione, Via Bari, prestando il fianco a incidenti e rapine. Se poi si considera che i punti luce a Foggia sono 18.350, si comprende benissimo di quanta manutenzione si abbia bisogno, al di là dell'apprezzabile intervento di questi giorni chiesto dall'amministrazione Landella ad una cooperativa, la Eco luce, nata dai drammatici licenziamenti operati prima da Acea e poi Smile, le società che gestivano l'appalto della pubblica illuminazione. La vicenda fu cavallo di battaglia, dai banchi della minoranza, di Ciccio D'Emilio, ora vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici; che, insieme al sindaco Landella, sembra voler prendere di petto la vicenda.

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