Anna Rita Melfitani, presidente associazione "Guerrieri con la coda"
Sulle cause del crollo del solaio in Corso del Mezzogiorno, nel pomeriggio di sabato scorso a Foggia, in cui ha perso la vita un ragazzo di 38anni, Michele Patera, si fanno diverse ipotesi, al vaglio delle autorità inquirenti. Una di queste, rimbalzata sui mass media, è che la struttura sia crollata per il taglio di alcuni sostegni in ferro con una fiamma ossidrica, probabilmente operata dalla stessa vittima. Il che vorrebbe dire che all’origine c’è una storia di disperazione umana, come ve ne sono tante in una città molto spesso distratta ed indifferente. A questa indifferenza fa appello la toccante lettera aperta inviataci da Anna Rita Melfitani, presidente dell’associazione animalista e ambientalista “Guerrieri con la coda”. Forse per tutti noi è difficile immaginare cosa significa tornare a casa e trovare due bambini che hanno fame e piangono. Due bambini che piangono perché la mamma e il papà non possono comprargli le scarpe, i pantaloni, le magliettine e il computer come tutti gli altri bimbi», scrive.
Accedi per continuare la lettura
Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.
Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.
Commentascrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia