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Oggi è 31 Ottobre: scherza con i fanti ma lascia stare i Santi

Dal Gargano ai Monti Dauni: qui non è Halloween

Tradizione o globalizzazione? Fede o consumismo? Tutti i dettagli delle iniziative della crociata made in Capitanata. L'americanata vs la cristianissima Ognissanti

Rodi Garganico: Halloween in parrocchia

Don Cardone con i bambini e le catechiste della Chiesa San Nicola di Mira

 

"Tradizione o globalizzazione? Fede o consumismo? Sono queste domande in salsa shakespeariana a caratterizzare, o meglio monopolizzare, in questo periodo l’attenzione ed il dibattito dell’opinione pubblica. La cristianissima festività di Ognissanti vs l’americanata di Halloween, oggi più che mai fa scaturire lo scontro generazionale. Oggi cade il 31 ottobre che ormai da diversi anni, anche in Italia, suscita entusiasmo ed attesa tra bambini e ragazzi per lo svolgimento del giro porta a porta del ‘dolcetto o scherzetto’ e delle feste a tema che rendono felici i gestori dei locali della movida notturna. Anche in Capitanata, dal Gargano ai Monti Dauni in egual maniera, arrivano i distinguo dei pro Halloween e dei pro tradizione della calza dei defunti. A tal proposito spicca la singolare iniziativa del parroco della Chiesa Madre San Nicola di Mira in Rodi Garganico, don Michele Pio Cardone e dei suoi catechisti, che in questi giorni hanno fatto giungere una lettera a tutte le famiglie del paesino garganico sulla Festa di Hallowween da molti ambienti ecclesiastici osteggiata e addirittura considerata satanica. Abilmente il parroco ha organizzato in parrocchia  per il secondo anno consecutivo una festa con tutte le famiglie proprio la sera del 31 ottobre che sarà anche occasione per una catechesi..." 
"...L’antica tradizione popolare, inoltre, vuole che nella notte a cavallo tra l’1 ed il 2 novembre, i defunti portino dolciumi ai bambini più ‘bravi’..."
"...La leggenda narra che la notte del 2 novembre le anime dei defunti escono in libertà per fare ritorno il 6 gennaio, controvoglia, ai loro cimiteri. Per la circostanza s’illuminano le strade ponendo un lumino dentro la zucca svuotata, che ripara la fiammella dal vento, e si procura il cibo per imbandire le tavole e nutrire i parenti defunti al loro passaggio. L’ultima notte di libertà, il 6 gennaio..."
"...Tradizione che come un fil rouge collega Gargano e Monti Dauni. Infatti, ad Orsara di Puglia la notte più lunga e luminosa dell’anno, quella dei falò e delle teste del purgatorio, con Halloween non c’entra niente. Qui, il 1° novembre, i rami di ginestra che cominceranno ad ardere e sfavillare alle 19, contemporaneamente, non scacciano gli spiriti malvagi ma servono a segnare la strada che dalla terra al cielo ricongiunge i vivi ai loro cari defunti. E i più piccoli, come i loro genitori e i loro nonni, preparano i falò attorno ai quali si riuniranno per condividere questo momento di comunione rispettosa col mistero. I “Fucacoste e cocce priatorje” è una delle tradizioni più antiche in Europa. Si svolge la notte a cavallo tra il primo e il secondo giorno di novembre, per rendere omaggio alla memoria dei defunti. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che, in fiamme, si volatilizza facilmente, mostrando ai nostri occhi il legame tra cielo e terra. Solo a Orsara i ”fucacoste” si accendono la sera del primo novembre: per tutta la notte ardono numerosi, caldi, luminosi, a creare un’atmosfera di magico incanto..."
"...A metà tra Ognissanti e Halloween è l’iniziativa proposta dall'Associazione Culturale “Punto di Stella” e il Comitato “Peschici Eventi”. Da queste parti del Gargano è abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita - praticamente tutti visto che l’usanza è da ciascuno molto sentita e chieda… qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”. A metà tra Ognissanti e Halloween è l’iniziativa proposta dall'Associazione Culturale “Punto di Stella” e il Comitato “Peschici Eventi”. Da queste parti del Gargano è abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita - praticamente tutti visto che l’usanza è da ciascuno molto sentita e chieda… qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”. Alla richiesta si risponde in genere con un sorriso e si mette mano al portafoglio oppure si cedono dolciumi, caramelle, frutta (qualcuno ne fa addirittura provvista nei giorni precedenti per fronteggiare la felice evenienza). Terminato il giro delle piccole squadre di “cercatori”, il bottino viene diviso fra i partecipanti e le discusioni non mancano, ovviamente. Il Comitato ha allora pensato, per il secondo anno consecutivo, di finalizzare meglio tutto l’impegno che i ragazzini mettono, innanzitutto a mantenere viva una usanza, e poi a coprire distanze veramente da maratoneti, premiando con una targa-ricordo i “cercatori” più dinamici ed efficienti al termine del “2° Trofeo del cercatore”. La consegna avverrà quando finirà la ricerca e tutte le squadre  saranno passate, al termine dei loro giri, dalla postazione sistemata fin dalle 18 del 1° novembre in Villa Comunale per la pesatura del loro bottino. Tirando le somme, per i giovani e per chi è ancora indeciso per quale 'fazione' sostenere, grazie alle decine e decine di feste a tema, questa può essere la notte per dedicarsi alla movida e per dimenticare i problemi della quotidianità".
Articolo compleso sull'edizione del 28\10\2012 de IL MATTINO DI FOGGIA  
"Tradizione o globalizzazione? Fede o consumismo? Sono queste domande in salsa shakespeariana a caratterizzare, o meglio monopolizzare, in questo periodo l’attenzione ed il dibattito dell’opinione pubblica. La cristianissima festività di Ognissanti vs l’americanata di Halloween, oggi più che mai fa scaturire lo scontro generazionale. Oggi cade il 31 ottobre che ormai da diversi anni, anche in Italia, suscita entusiasmo ed attesa tra bambini e ragazzi per lo svolgimento del giro porta a porta del ‘dolcetto o scherzetto’ e delle feste a tema che rendono felici i gestori dei locali della movida notturna. Anche in Capitanata, dal Gargano ai Monti Dauni in egual maniera, arrivano i distinguo dei pro Halloween e dei pro tradizione della calza dei defunti. A tal proposito spicca la singolare iniziativa del parroco della Chiesa Madre San Nicola di Mira in Rodi Garganico, don Michele Pio Cardone e dei suoi catechisti, che in questi giorni hanno fatto giungere una lettera a tutte le famiglie del paesino garganico sulla Festa di Hallowween da molti ambienti ecclesiastici osteggiata e addirittura considerata satanica. Abilmente il parroco ha organizzato in parrocchia  per il secondo anno consecutivo una festa con tutte le famiglie proprio la sera del 31 ottobre che sarà anche occasione per una catechesi..." 

 

"...L’antica tradizione popolare, inoltre, vuole che nella notte a cavallo tra l’1 ed il 2 novembre, i defunti portino dolciumi ai bambini più ‘bravi’...""...La leggenda narra che la notte del 2 novembre le anime dei defunti escono in libertà per fare ritorno il 6 gennaio, controvoglia, ai loro cimiteri. Per la circostanza s’illuminano le strade ponendo un lumino dentro la zucca svuotata, che ripara la fiammella dal vento, e si procura il cibo per imbandire le tavole e nutrire i parenti defunti al loro passaggio. L’ultima notte di libertà, il 6 gennaio..."

"...Tradizione che come un fil rouge collega Gargano e Monti Dauni. Infatti, ad Orsara di Puglia la notte più lunga e luminosa dell’anno, quella dei falò e delle teste del purgatorio, con Halloween non c’entra niente. Qui, il 1° novembre, i rami di ginestra che cominceranno ad ardere e sfavillare alle 19, contemporaneamente, non scacciano gli spiriti malvagi ma servono a segnare la strada che dalla terra al cielo ricongiunge i vivi ai loro cari defunti. E i più piccoli, come i loro genitori e i loro nonni, preparano i falò attorno ai quali si riuniranno per condividere questo momento di comunione rispettosa col mistero. I “Fucacoste e cocce priatorje” è una delle tradizioni più antiche in Europa. Si svolge la notte a cavallo tra il primo e il secondo giorno di novembre, per rendere omaggio alla memoria dei defunti. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che, in fiamme, si volatilizza facilmente, mostrando ai nostri occhi il legame tra cielo e terra. Solo a Orsara i ”fucacoste” si accendono la sera del primo novembre: per tutta la notte ardono numerosi, caldi, luminosi, a creare un’atmosfera di magico incanto..."

"...A metà tra Ognissanti e Halloween è l’iniziativa proposta dall'Associazione Culturale “Punto di Stella” e il Comitato “Peschici Eventi”. Da queste parti del Gargano è abitudine secolare, infatti, che nei giorni immediatamente precedenti il “2 Novembre” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, vadano di casa in casa bussando alle porte di chi si aspetta la visita - praticamente tutti visto che l’usanza è da ciascuno molto sentita e chieda… qualcosa per le “anime dei morti”: “Dammë ’na causë p’ll’anëmë ‘i mortë / sennò të sfascë ‘a portë”. Alla richiesta si risponde in genere con un sorriso e si mette mano al portafoglio oppure si cedono dolciumi, caramelle, frutta (qualcuno ne fa addirittura provvista nei giorni precedenti per fronteggiare la felice evenienza). Terminato il giro delle piccole squadre di “cercatori”, il bottino viene diviso fra i partecipanti e le discusioni non mancano, ovviamente. Il Comitato ha allora pensato, per il secondo anno consecutivo, di finalizzare meglio tutto l’impegno che i ragazzini mettono, innanzitutto a mantenere viva una usanza, e poi a coprire distanze veramente da maratoneti, premiando con una targa-ricordo i “cercatori” più dinamici ed efficienti al termine del “2° Trofeo del cercatore”. La consegna avverrà quando finirà la ricerca e tutte le squadre  saranno passate, al termine dei loro giri, dalla postazione sistemata fin dalle 18 del 1° novembre in Villa Comunale per la pesatura del loro bottino. Tirando le somme, per i giovani e per chi è ancora indeciso per quale 'fazione' sostenere, grazie alle decine e decine di feste a tema, questa può essere la notte per dedicarsi alla movida e per dimenticare i problemi della quotidianità".

Articolo completo sull'edizione del 31\10\2012 de IL MATTINO DI FOGGIA  

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