Cerca

L'incredibile vicenda che va avanti da due anni

Così il parco acquatico di Ascoli sprofonda nell'ignavia dell'ASI di Foggia

In nove mesi dalla richiesta, l'Ente (partecipato anche Comune di Foggia, Assindustria, Confcommercio) non si risolve a fornire a "Filo d'Acqua" la convenzione per l'occupazione dei 10 ettari di terreno su cui realizzare l'impianto, che darà lavoro a 300 persone

Così il parco acquatico di Ascoli  sprofonda nell'ignavia dell'ASI di Foggia

Mimmo Fiano, presidente "Filo d'Acqua”

Immaginate 25 campi da calcio messi assieme, capaci di contenere 6mila persone ogni giorno, con un teatro di 6mila mq, 4 bar, 3 ristoranti (di cui uno capace di sfornare quotidianamente, con la sua cucina da 800mila mq, 3mila pasti), un centro benessere di mille mq; metteteci dentro piscine, giochi d’acqua, scivoli, a non finire e otterrete “Filo d’acqua”, il più grande parco acquatico del Sud Italia, che nel raggio di cento chilometri può accogliere potenzialmente un milione e 600 mila spettatori. Bello, vero? Eppure c'è chi fa di tutto per tenerlo bloccato: cioè l'ASI, il Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale di Foggia, che gestisce i terreni della zona industriale di Ascoli Satriano in cui il parco acquatico cerca di nascere, da due anni. Una vicenda incredibile che ora il presidente di "Filo d'Acqua", Mimmo Fiano, è deciso a portare in Tribunale, denuncia le manchevolezze del presidente Franco Mastroluca (ex parlamentare PCI) e del direttore Michelangelo Marseglia (ex sindaco Dc di Bovino)

Accedi per continuare la lettura

Se hai un abbonamento, ACCEDI per leggere l'articolo e tutti gli approfondimenti.

Altrimenti, scopri l'abbonamento a te dedicato tra le nostre proposte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione