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Il caso

È dell'Amendola il drone spia italiano precipitato in Libia

Il drone italiano caduto in Libia, in circostanze non ancora chiarite, sarebbe un MQ-9 "Predator B" appartenente al Gruppo velivoli teleguidati del 32/o Stormo dell'Aeronautica militare, che ha sede presso l'aeroporto di Amendola

È dell'Amendola il drone spia italiano precipitato in Libia

Si tratta di un velivolo a pilotaggio remoto costruito dalla General Atomics il cui costo unitario e' di circa 10 milioni di dollari, completo di sensori. L'aereo, con un'apertura alare di oltre 20 metri, una velocita' superiore ai 400 km orari e una capacita' di volo a media ed alta quota, garantisce una grande autonomia di volo, permettendo di ottenere elevate prestazioni, in ambito marittimo e terrestre, sia nelle operazioni di pattugliamento, ricerca e soccorso, sia nelle missioni cosiddette "Istar", vale a dire di intelligence, sorveglianza, "acquisizione di bersagli" e ricognizione.

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