IL MATTINO
Forever
25.02.2024 - 08:18
Nella "Cancer Alley", la concentrazione di sostanze tossiche è talmente elevata da vanificare, in parte, gli sforzi individuali per una vita sana. I residenti, spesso appartenenti a fasce di popolazione vulnerabili e con minori possibilità di scelta, si ritrovano ad affrontare un rischio di ammalarsi ingiustamente amplificato.
Se è vero che sani stili di vita possono ridurre il rischio di cancro, è importante riconoscere che l'esposizione prolungata a inquinanti ambientali rappresenta un fattore di rischio determinante anche per il cancro. Un recente rapporto di Human Rights Watch, pubblicato a fine gennaio 2024, denuncia una situazione allarmante nella "Cancer Alley", un territorio di 85 miglia lungo il fiume Mississippi in Louisiana, (USA). [1] Nella "Cancer Alley", la concentrazione di sostanze tossiche è talmente elevata da vanificare, in parte, gli sforzi individuali per una vita sana. I residenti, spesso appartenenti a fasce di popolazione vulnerabili e con minori possibilità di scelta, si ritrovano ad affrontare un elevato e ingiusto rischio di avere il cancro. I controlli inadeguati sull'industria dei combustibili fossili e petrolchimica hanno causato un'incidenza devastante di cancro, difetti congeniti e malattie respiratorie tra i residenti, in particolare afroamericani.
Decenni di insediamenti industriali incontrollati hanno trasformato la Cancer Alley in un monito vivente delle conseguenze devastanti dell'inquinamento. L'inadeguata regolamentazione statale e federale ha condannato la popolazione a una vita di sofferenza e sacrifici. I tassi di cancro, di difetti alla nascita e di problemi respiratori nella Cancer Alley sono drammaticamente superiori alla media nazionale. L'inquinamento da combustibili fossili rappresenta una minaccia evidente per la salute riproduttiva: i tassi di basso peso alla nascita e di nascite pretermine sono triplicati.
Le parole di Sharon Lavigne, attivista della zona, riecheggiano la disperazione della popolazione: "È come una condanna a morte, come se fossimo nel braccio della morte in attesa dell’esecuzione". Nonostante la drammatica situazione, l'amministrazione sta valutando l'approvazione di 17 nuovi impianti di esportazione di gas naturale liquefatto nella Cancer Alley, con il rischio di aggravare ulteriormente la situazione. La "Cancer Alley" rappresenta, secondo il rapporto di Human Rights Watch, una grave violazione dei diritti umani e un'evidente ingiustizia ambientale. È urgente un cambiamento radicale nelle politiche di regolamentazione industriale per tutelare la salute e il benessere delle persone e promuovere un futuro più sostenibile. La sospensione della valutazione di nuovi impianti non placa le preoccupazioni per l'insediamento di almeno altri 19 siti nella Cancer Alley. È necessario un impegno concreto per: rafforzare la regolamentazione dell'industria dei combustibili fossili e petrolchimica, promuovere la transizione verso fonti energetiche pulite e sostenibili, garantire la giustizia ambientale e il diritto a un ambiente sano per tutti.
Bibliografia
1 . Human Right Watch. “We’re Dying Here” The Fight for Life in a Louisiana Fossil Fuel Sacrifice Zone. Disponibile all’indirizzo https://www.hrw.org
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