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L’impasto è arrivato integro dal cammino lungo il Medio Oriente e il Mediterraneo

Le pettole di bocca in bocca, di Natale in Natale

Morbide palline di pasta lievitata fritte nell’olio bollente, dalle mille forme e dagli infiniti condimenti

Le pettole di bocca in bocca, di Natale in Natale

 

“Esistevano, secondo le leggende, nove tribù arabe: erano i discendenti di Iram, figlio di Sem, nipote di Noè e di Ismail, erede primigenito di Ibraihm, cioè Abraham, ovvero Abramo. La loro patria si trovava nella regione denominata Isola Arabica – Jazirat-l-’Arab...Le tribù si trasferirono progressivamente verso Occidente, sui percorsi che conducevano a Palmira, Aleppo, Damasco, Bassora e Alessandria… Portavano con sé le semenze, i condimenti, le spezie, i profumi – incenso, balsamo, cannella, mirra, aloe, cassia e molte altre cose ancora sconosciute in Occidente. Il deserto, l’aridità e la fame spinsero i nuovi arrivati a cercare terre più ricche di oasi e di sorgenti d’acqua, di campi e di pascoli. Sulla loro strada impararono a conoscere diverse specie di cereali e di pane. Se ne impadronirono, adattandole alla loro esperienza”.

(“Pane Nostro” di Predrag Matvejević, Garzanti, 2012)

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