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Lucani al voto, un gruppetto di Dem lancia l'allarme: serve un campo largo il più ampio possibile

I sondaggi spaventano i Dem lucani, per le regionali 2024 aprono a "nuove energie e società civile"

"Il popolo lucano, il quale da' un giudizio negativissimo dei 5 anni di governo del centrodestra guidato dal generale Vito Bardi, pretende e ha il diritto di poter scegliere un'alternativa, che se nel programma e' gia' delineata , va ancora raggiunta, riuscendo a costruire un campo largo il piu' ampio possibile e con un candidato presidente veramente condiviso da tutti, e soprattutto riconoscibile dal popolo dei nostri elettori, per evitare di commettere lo stesso errore delle elezioni regionali del 2019". E' quanto fanno sapere in una nota alcuni segretari e consiglieri comunali lucani del Pd, Alessandro Di Sario, Domenico Lauria, Angelo Lamboglia, Maria Cerminara e Vladimir Casella, in merito alla candidatura per il centrosinistra di Domenico Lacerenza a presidente della Regione Basilicata alle prossime elezioni del 21 e 22 aprile. "Nella giornata di ieri, si e' verificato un vero e proprio movimento di protesta del popolo degli elettori del Partito democratico, raccolto e convogliato, sia attraverso le chat rappresentative degli organismi territoriali del Pd, sia attraverso le piattaforme social, che ha riversato sulla direzione regionale del partito tutto lo sconcerto, il malumore e l'indignazione per una scelta incomprensibile, con il risultato certo di allontanare tanti cittadini dal voto, consegnando una vittoria a tavolino al centrodestra del presidente uscente Vito Bardi - proseguono gli esponenti dem - riteniamo che il senso di frustrazione e di impotenza, di tanti segretari di circolo e di tanti consiglieri comunali, non e' stato per niente rilevato e divulgato dai mezzi d'informazione, i quali hanno dato risalto esclusivamente alle dichiarazioni di Marcello Pittella per Azione, e a quelle dei sostenitori di Angelo Chiorazzo, facendo percepire ai telespettatori che anche tanti militanti del Pd hanno esternato il desiderio di ritornare sulla candidatura di Angelo Chiorazzo di Basilicata Casa Comune come presidente della giunta regionale. Noi segretari e consiglieri comunali lucani del Pd ci teniamo a sottolineare che, proprio perche' siamo i rappresentanti dell'unico grande partito organizzato territorialmente, la costruzione di un vero e inclusivo campo largo deve essere il piu' ampio possibile, e non monco come nella situazione attuale , e per questo motivo abbiamo voluto esprimere e veicolare la nostra protesta, rispetto a una scelta nuova, nata dalla mediazione dei leader, ma assolutamente non condivisa con tutti noi. Avere organismi dirigenti non significa dare carta bianca, anche in presenza di cambiamenti radicali in corso d'opera, nell'arco di poche ore. Vogliamo anche rettificare la narrazione che e' stata fatta nei mesi scorsi della famosa direzione regionale del Partito democratico di ottobre 2023, dal momento che il mandato, dato a larga maggioranza ad Angelo Chiorazzo, non era un lasciapassare indistinto, ma si basava sulla ricerca della coalizione piu' ampia possibile; insomma un progetto di alleanza politico-programmatica al quale si sono poi aggiunte le situazioni determinatesi dopo le elezioni regionali in Sardegna, certificando l'imprescindibilita' dell'asse politico tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle".

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