IL MATTINO
10.11.2023 - 08:47
"Ci sono paesi di provincia dove si lavora in silenzio. C’è un paese della Lucania interiore in cui già nel febbraio del 2022 si decise di intitolare una strada ad Elisa Claps", lo rimarca con orgoglio il primo cittadino di Marsicovetere, Marco Zipparri."Senza rumore, senza scalpore - dice - semplicemente con la proposta di un Sindaco subito accolta dalla sua Giunta e autorizzato dalla Prefettura di Potenza a ricordare il nome di Elisa per sempre. Azioni silenti, ma concrete. Nomi e cognomi che rimarranno incisi per sempre nella memoria di chi visse indirettamente quei momenti della scomparsa di una ragazza che da quella chiesa non ne uscì mai più viva. Anni lunghissimi e bui da trascorrere, dove solo il cuore di una mamma, sentiva che la propria figlia non fosse più in vita". Per Zipparri: "Non è riaprendo al culto una Chiesa che si cancella con un colpo di spugna il dolore, la solitudine, l’omertà in uno alla sofferenza dei familiari di Elisa. Elisa ha la sua strada. In una nuova zona di espansione di un 'giovane' paese dinamico e in crescita che ancora non dispone di una Chiesa accogliente, ma che in una strada, in una moderna e nuova zona di espansione farà risuonare per sempre il suo nome: per Elisa. Marsicovetere ti ricorda così", ribadisce il primo cittadino. Proprio la riapertura della chiesa della Ss Trinità nel cuore del centro storico di Potenza divide la comunità di fedeli e non. Oltre 17.000 firme erano state raccolte con la petizione del "Comitato per Elisa" lanciata sulla piattaforma Change.org nel 2021, dopo l'annuncio dell'arcivescovo di Potenza dell'avvio dei lavori di ristrutturazione della chiesa, dove - il 17 marzo 2010 - fu ritrovato il cadavere di Elisa Claps, scomparsa il 12 settembre 1993, quando aveva 16 anni. La petizione - poi inviata a Papa Francesco - chiedeva all'arcivescovo potentino di "fare chiarezza sulle vicende inerenti il ritrovamento del corpo prima di qualsiasi decisione". E invece lo scorso 24 agosto, dopo 13 anni, la chiesa - simbolo di una ferita mai rimarginata - è stata riaperta. "Chiedevano soltanto una cosa: dialogo. E un’altra: confronto. E un’altra ancora: comprensione. E invece a nemmeno di tre settimane dal trentesimo anniversario della scomparsa di Elisa, la porta della chiesa della Ss Trinità è stata riaperta", tuonava Libera Basilicata. Dalla tv ai libri: la storia umana, familiare e giudiziaria è stata portata con uno straordinario successo in Tv dal regista Marco Pontecorvo. "Per Elisa - Il caso Claps", la fiction è stata una coproduzione tra la società italiana Fast Film e l’inglese Cosmopolitan Pictures, in collaborazione con Rai Fiction e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Potenza e sarà distribuita nel mondo da ITV Studios. L'altra Elisa Claps, invece, si chiama Antonia, è di Potenza e aveva 17 anni quando, solo poche settimane prima dell'omicidio di Elisa, Danilo Restivo la invita a salire con lui verso il sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza, luogo che il 12 settembre 1993 si è trasformato prima nella scena del crimine e poi nella tomba di Elisa. La clamorosa rivelazione è contenuta nel libro inchiesta "Indagine nell'abisso della Chiesa della Trinità" (Edizioni EdiMavi e già disponibile), scritto dai giornalisti Fabio Amendolara e Fabrizio Di Vito. Antonia era l'altra Elisa, una ragazza che salì con Restivo verso il sottotetto. Era domenica, c'era la messa e si è fermata appena in tempo. Colpi di scena, depistaggi, segreti ed errori commessi durante le indagini. Un caso che probabilmente si sarebbe potuto chiudere dopo pochi giorni, ma che si è trasformato in un giallo durato più di diciassette anni, permettendo al killer, Danilo Restivo, di uccidere ancora.
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