IL MATTINO
Analisi
01.05.2023 - 16:28
Il dottor Carlo Palermo è stato procuratore della repubblica di Trento dal 1975 al ’84 e di Trapani fino al 1989. Nella riunione n° 11 del 17 marzo 2022 del XXII Comitato, Carlo Palermo ha chiarito il significato di “massoneria deviata”, prendendo spunto da “un’impostazione mentale” tratta dalla lettura degli atti della Commissione sulla Loggia P2, e di “massoneria universale”. «In passato non sono mancate, ad avviso dell’audito, le occasioni per dare inizio ad un serio approfondimento sui reali fini della massoneria. Invece, anche laddove essi erano esplicitati e scritti a chiare lettere in documenti sequestrati dagli inquirenti, come il “Piano di rinascita democratica” di Licio Gelli, sono venute a mancare le indagini. Avrebbe infatti dovuto essere adeguatamente indagato ed approfondito il ruolo del “Comitato ristretto” composto da circa 30 persone – successivamente identificato nella superloggia di Montecarlo – a cui era affidata da Gelli la prevalente operatività a livello internazionale.
L’audito ha, poi, informato il Comitato di aver recentemente scoperto tra gli atti del processo sul Centro studi “Scontrino” di Trapani (infra 3.8) alcuni documenti da lui ritenuti di estrema importanza, ma mai adeguatamente valorizzati sul piano processuale, tra cui uno particolarmente rilevante, anche ai fini dell’inchiesta della Commissione, che lui indica significativamente come “il manifesto dei Rosacroce”» (Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, Sez. XX, “Rapporti tra la criminalità organizzata e logge massoniche”, Doc. XXIII, n.37, p.18). Tali atti in mano al dottor Palermo sono importanti in quanto indicano l’esistenza di una massoneria diversa da quella comunemente nota, che egli indica come “massoneria universale”, oppure “massoneria internazionale”. «Questa massoneria, che non per caso è detta “universale” non risponde – precisa il dott. Palermo – agli stessi fini della massoneria di Gelli, ma si pone come obbiettivo “quello di condizionare il governo del mondo” ed è ristretta a famiglie e dinastie “rappresentative nella storia dell’umanità”.
Si tratta di una struttura massonica – prosegue l’audito – di livello ben più elevato rispetto a quella comune, assolutamente elitaria e poco propensa a condividere l’arcana sapienza al di fuori della ristrettissima cerchia di determinate famiglie e dinastie. È scarsamente interessata, a differenza della massoneria comune, all’esercizio materiale del potere sul territorio e persegue obbiettivi di lungo termine che superano la durata dei singoli governi di un paese. Ciò la rende in grado di sopravvivere anche a quei regimi che perseguono o tentano di perseguire finalità diverse e opposte rispetto a quelle della massoneria universale» (Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, Sez. XX, “Rapporti tra la criminalità organizzata e logge massoniche”, Doc. XXIII, n.37, p.19). In questa cultura globalista si ritrovano anche alcuni papi, infatti, una “vera Autorità politica mondiale” è proprio l’auspicio di papa Ratzingher e papa Bergoglio, come riportato nel n° 175 dell’enciclica di quest’ultimo “Laudato Si’”.
Il dottor Palermo ha inoltre ricordato la figura dell’esoterista britannico Allister Crowly, indicato nei documenti dei Rosacroce da lui ritrovati, come il personaggio di riferimento della “massoneria universale”. «Caratteristiche del massonismo rosacrociano promosso da Crowly è il costante richiamo alla cabala, all’elemento elitario e all’energizzazione dell’uomo, nonché l’adesione ai “culti legati al sangue” e a lui sarebbe persino riconducibile “la teorizzazione eseguita nei primi anni del ‘900 dei forni crematori come metodi sacrificali, idee che poi sono state recepite ed acquisite da ideologi che le hanno praticate.
Nel documento ritrovato dall’audito tra il materiale sequestrato presso il Centro studi “Scontrino” di Trapani, vi è un passaggio dove si afferma che il principale obbiettivo di questa élite massonica è quello di giungere “all’unità dei popoli, all’unità delle religioni, all’annullamento delle religioni, alla realizzazione attraverso la scienza della divinizzazione dell’uomo”. In realtà, ad avviso del dottor Palermo dietro l’apparenza nobile di queste finalità si celerebbe il vero obbiettivo della massoneria universale, ovvero la “spersonalizzazione dell’umanità” in modo che essa possa essere governata da “questi soggetti che elitariamente ritengono di essere i proprietari del mondo, i gestori del mondo.
In conclusione, ad avviso dell’audito, l’unica via per comprendere quale sia stato il reale intervento della massoneria universale, nelle vicende del nostro Paese e non solo, è quello di riuscire a “leggere” i vari eventi calandoli in una prospettiva di lungo periodo – proprio quella che interessa alla massoneria universale – e non limitarsi ad una visione a breve termine come invece si è soliti fare» (Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, Sez. XX, “Rapporti tra la criminalità organizzata e logge massoniche”, Doc. XXIII, n.37, p.20).
edizione digitale
Il Mattino di foggia