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Incidente nei cieli di Guidonia: la manovra eroica di Giuseppe Cipriano che ha evitato le case

«O è stato un eroe o c’è stato un miracolo»: dice il sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo. Bardi: «Profondo cordoglio». Marrese: «Giuseppe era un ragazzo generoso». Coviello (FdI): «La Basilicata renderà il giusto omaggio ad un servitore dello Stato e saprà custodirne la memoria»

Incidente nei cieli di Guidonia: la manovra eroica di Giuseppe Cipriano che ha evitato le case

l'abilità del pilota che ha evitato le case, precipitando al centro della strada

«O è stato un eroe o c’è stato un miracolo» dice il sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo, commentando quel che è successo a Colle Fiorito, alle porte di Roma, dove uno dei due aerei dell’Aeronautica militare coinvolti in un incidente è precipitato esattamente in una strada che separa delle abitazioni, riuscendo a evitarle. Il tenente colonnello Cipriano, il pilota originario della Basilicata, è riuscito a manovrare l’aereo evitando le case e atterrando sulla strada, in via delle Margherite, colpendo soltanto un’auto parcheggiata. Un atterraggio di fortuna mentre il mezzo era in fiamme, da cui il pilota è uscito ancora vivo e, secondo alcuni testimoni, ha cominciato a gridare «aiuto». Alcuni passanti sono corsi a recuperare un estintore, ma l’aereo è esploso poco dopo. «Incredibilmente – dice il sindaco di Guidonia – l’aereo è atterrato al centro della strada con le ali parallele. Sembra una manovra voluta per minimizzare i danni. O è un eroe o c’è stato un miracolo». Un uomo che si trovava sul posto ha raccontato a Repubblica di aver visto l’aereo cadere: «È passato tra le palazzine e si è schiantato su una macchina. Abbiamo provato a salvarlo, ma non ci siamo riusciti, l’aereo è esploso. Secondo me il pilota ha fatto qualcosa per evitare i palazzi, è sceso in obliquo centrando l’asfalto. Ci ha graziati – dice l’uomo – o prendeva il palazzo a sinistra o quello a destra». L'eroe è Giuseppe Cipriano, 48 anni, del 60 stormo di Guidonia ed è più precisamente originario di Montalbano Ionico (Matera), dove tuttora vivono i suoi genitori e i due fratelli. All'AGI il sindaco Piero Marrese ne parla con profondo dolore: «Una notizia che non avrei mai voluto avere, Giuseppe era un ragazzo generoso, riservato e dal cuore nobile, orgoglio di noi montalbanesi. Il tenente colonnello avrebbe compiuto una manovra per evitare che il velivolo da lui guidato - continua Marrese - finisse sulle case: una manovra eroica, quella del caro Giuseppe che, salvando la vita di tante persone, ha deciso di sacrificare la sua. Alla mamma Ginetta, al padre Peppuccio, ai fratelli Mario e Alessio, a tutti i suoi familiari, le mie condoglianze e quelle dell'intera comunità di Montalbano Jonico». Il governatore lucano Vito Bardi interpretando i sentimenti dell'intera comunità regionale: «esprime il profondo cordoglio per la morte dei due militari italiani dell'aeronautica militare. Alle famiglie del lucano Giuseppe Cipriano, tenente colonnello originario di Montalbano Jonico, del maggiore Marco Meneghello ed all'Aeronautica Militare rivolgo le più sentite condoglianze a nome del governo regionale della Basilicata». Per il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello: «Una profonda ferita per il Paese e riempie di dolore la comunità lucana che perde un valoroso figlio, il quale, con un gesto eroico è riuscito a salvare altre vite». E aggiunge: «La Basilicata renderà il giusto omaggio ad un servitore dello Stato e saprà custodirne la memoria. La mia vicinanza alla famiglia Cipriano originaria di Montalbano Jonico e alla famiglia Meneghello».

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