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Il caso

Incidenti sul lavoro: strage continua. Basilicata in zona rossa con un'incidenza del 25 per cento in più rispetto alla media nazionale

Incidente sul lavoro

Dai rider investiti agli studenti in alternanza scuola-lavoro passando per gli stranieri senza documenti e gli operai edili in età ormai da pensione. Non si è arrestata nel 2022 la strage delle morti bianche: 909 Incidenti mortali sul lavoro, secondo i dati dell'Inail aggiornati ai primi 10 mesi del 2022, attendendo il 'consuntivo' di fine anno per tracciare il bilancio definitivo. Superati i mille morti (1.006) è la stima dell'Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre rilasciata il 30 dicembre, quando manca ancora un mese di dati. L'Osservatorio parla di oltre 22 decessi alla settimana e di almeno 3 infortuni mortali al giorno. L'ultimo è stato un operaio campano di 36 anni che a Castel Viscadro, in provincia di Terni, lavorava per una ditta esterna al metanodotto di Snam. È stato trovato con la faccia riversa nello scavo per la posa delle tubazioni, dinamica ancora da chiarire. Il primo un agricoltore di Campobasso, travolto da un trattore a gennaio.I dati Inail ci dicono che qualche notizia positiva c'è, con il -10,6% di denunce di infortunio mortale registrate al 31 ottobre e 109 casi in meno rispetto ai 1.107 registrate nel 2021. Il terzo trimestre 2022 ha fatto tuttavia segnare un'inversione di tendenza: 236 Incidenti mortali (158 sul posto di lavoro e 78 in itinere), 20 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo registrato dall'Inail sarebbe comunque a macchia di leopardo per categorie, genere, zona geografica. Il decremento - infatti - è legato alla sola componente maschile i cui casi denunciati passano da 922 a 806 mentre quella femminile aumenta da 95 a 103. A livello di settori produttivi giù l'industria, i servizi e l'agricoltura al Sud (da 271 a 201) e al Nord-Est (da 226 a 202) con Campania, Abruzzo, Puglia, Lazio e Emilia Romagna a far segnare i decrementi più marcati. Salgono Calabria (+13 casi), Lombardia e Toscana (+8 ciascuna). In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 861 a 735 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 37 a 47) e degli extracomunitari (da 119 a 127).In un Paese dove il 14,2% dei ragazzi fra i 15-34 anni risulta disoccupato secondo l'Istat e il 49% inattivo, a morire di lavoro sono anche giovani e giovanissimi: i dati dicono che sono aumentati i casi mortali tra i 25-39enni (da 132 a 167 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 20). Sono stati questi ultimi i casi più discussi come quello di Lorenzo Parelli, 18 anni, morto schiacciato da un tubo nel suo ultimo giorno di stage per l'alternanza scuola-lavoro (Pcto) in Friuli. La sua morte ha acceso polemiche e proteste in tutta Italia da parte degli studenti contro il sistema dell'alternanza. Come anche quella di Giuseppe Lenoci, 16 anni, iscritto al corso triennale del centro di formazione professionale 'Artigianelli' di Fermo deceduto sul furgone aziendale mentre era impegnato anche lui nel percorso di alternanza scuola-lavoro. Il decremento - infatti - è legato alla sola componente maschile i cui casi denunciati passano da 922 a 806 mentre quella femminile aumenta da 95 a 103. A livello di settori produttivi giù l'industria, i servizi e l'agricoltura al Sud (da 271 a 201) e al Nord-Est (da 226 a 202) con Campania, Abruzzo, Puglia, Lazio e Emilia Romagna a far segnare i decrementi più marcati. Salgono Calabria (+13 casi), Lombardia e Toscana (+8 ciascuna). In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 861 a 735 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 37 a 47) e degli extracomunitari (da 119 a 127).In un Paese dove il 14,2% dei ragazzi fra i 15-34 anni risulta disoccupato secondo l'Istat e il 49% inattivo, a morire di lavoro sono anche giovani e giovanissimi: i dati dicono che sono aumentati i casi mortali tra i 25-39enni (da 132 a 167 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 20). Sono stati questi ultimi i casi più discussi come quello di Lorenzo Parelli, 18 anni, morto schiacciato da un tubo nel suo ultimo giorno di stage per l'alternanza scuola-lavoro (Pcto) in Friuli. La sua morte ha acceso polemiche e proteste in tutta Italia da parte degli studenti contro il sistema dell'alternanza. Come anche quella di Giuseppe Lenoci, 16 anni, iscritto al corso triennale del centro di formazione professionale 'Artigianelli' di Fermo deceduto sul furgone aziendale mentre era impegnato anche lui nel percorso di alternanza scuola-lavoro.

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