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Speranza si prepara a lasciare il ministero della Salute, AssoCare: "Di quanto promesso ha realizzato pochissimo"

Speranza si prepara a lasciare il ministero della Salute, AssoCare: "Di quanto promesso ha realizzato pochissimo"

Roberto Speranza

Il lucano Roberto Speranza si prepara a lasciare la guida del ministero della Salute, in ogni caso siederà ancora tra i banchi della Camera, essendo stato eletto nel collegio blindato (capolista Pd) di Fuorigrotta (Napoli)

Di seguito l'editoriale di "AssoCareNews.it" organo ufficiale dell’Associazione Nazionale Infermieri:

"ll ministro della salute Roberto Speranza si prepara a lasciare l’Ente e a dare spazio al suo sostituto. Come AssoCareNews.it siamo stati sempre critici e non lo nascondiamo nei confronti di un ministro (sopravvissuto a Conte e passato a Draghi) che ha promesso tanto ai professionisti della salute (soprattutto agli Infermieri), ma che ha poi dato poco o nulla.
Ora è il momento di ricostruire con l’incognita del centro-destra e di chi si prepara a guidare l’Italia per i prossimi 5 anni. Al momento non si fanno nomi di futuri ministri della salute, ma certamente sarà differente da quello attuale e probabilmente sarà più disponibile ad ascoltare la base dei professionisti sanitari. Medici, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Professioni Sanitarie, Operatori Socio Sanitari sono allo stremo dopo 3 anni circa di Pandemia Covid e ora hanno bisogno di riposarsi e di essere valorizzato come meritano. Speranza aveva promesso aumenti di stipendi, assunzioni di massa da concorsi e stabilizzazioni, una vita professionale meno stressante. Di quanto promesso ha realizzato poco, pochissimo diremmo. E ora torna a casa da Ministro e anche da leader di un movimento politico (Articolo 1) che praticamente non esiste più. I professionisti della salute continueranno a confrontarsi con la politica e con i partiti, perché la speranza è sempre l’ultima a morire. Occorre cambiare la sanità pubblica e quella privata, che vivono ancora dei mali atavici di sempre. Ma questa è un’altra storia".

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