IL MATTINO
verso le elezioni di settembre
04.08.2022 - 12:55
«L’allontanamento tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle porta alla scissione di Articolo Uno, il partitino del Ministro della Salute Roberto Speranza, che si appresta a terminare definitivamente la sua esperienza ministeriale
Con ogni probabilità non tornerà più a ricoprire tale ruolo e per due ragioni: in caso di vittoria del Centro-Sinistra il gruppo di Azione e + Europa ha già chiesto al PD l’ambito sanitario; in caso di vittoria del Centro-Destra è scontato che la sua figura non verrà proprio presa in considerazione. E’ di ieri la pubblicazione di un nostro sondaggio che bocciava l’attività del ministro Speranza in maniera inequivocabile: ha fatto tanto per le professioni sanitarie, ma forse poteva fare quel qualcosa in più che gli è costata l’impopolarità. E’ il destino di chi ricopre posizioni di peso, prima osannato, poi condannato. E la condanna arriva anche dall’interno del suo partito, Articolo Uno: ben 261 dirigenti si sono allontanati dalle sue posizioni politiche e non hanno digerito affatto il distacco da Giuseppe Conte e dal M5S. Insomma, un periodo non buono per Speranza, che ora deve fare i conti anche con una legge elettorale ingarbugliata: dove candidarsi per essere sicuri di essere eletti? Dopo la scissione dal Partito Democratico e la fondazione del nuovo movimento nel 2017 potrebbe essere proprio il PD a salvare i maggiorenti del partito, almeno quelli rimasti al suo interno. Tutti gli altri spingono per una alleanza duratura con il M5S e con un non accordo con PD-Azione. Da ricordare che il Movimento “Liberi e Uguali” (che poi diede vita ad Articolo Uno) ottenne alle elezioni politiche del 2018 poco più del 3% (ottenendo 14 Deputati e 4 Senatori). Con la scissione in atto potrebbe non raggiungere tale soglia e quindi non eleggere alcun candidato nel proporzionale. Vedremo cosa accadrà, non ci resta che attendere».
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