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Arpab, l'ex Dg Tisci difende Ramunno e smonta le sinistre polemiche: «Serviva un tecnico ma era necessario fosse dei loro»

Polemiche, aspre e dure, sulla nomina di Donato Ramunno alla guida dell'Arpab tra gli esponenti del centrosinistra lucano. Da Braia (Italia Viva) a La Regina (Pd), a Rutigliano (Articolo Uno) passando per la Cgil: l'obiettivo è quello di andare fino in fondo con l'accesso agli atti

Un anno di Arpab per il Dg Tisci che fa il punto sul presente e sul futuro dell'Agenzia

Antonio Tisci

Nel caos generale è l'ex Dg dell'Arpab, Antonio Tisci, a prendere la parola e a fare il punto della situazione 

«La sinistra insorge contro la nomina di Donato Ramunno alla Direzione Generale Arpab. Quando fui nominato io dissero che non era opportuno nominare un avvocato alla direzione dell'Arpab (malgrado fossero avvocati e laureati in Legge tutti i predecessori) ma serviva un tecnico», premette in un post su Facebook l'ex Dg dell'Arpab. «Ramunno è un tecnico, è un geologo, si occupa di una delle attività proprie dell'Arpab. Per la sinistra non va bene neanche Ramunno. Secondo i signori della sinistra - rimarca Tisci - serviva un tecnico ma era necessario fosse "dei loro", dovevano sceglierlo loro e doveva piacere a loro. Uno strano modo di concepire le istituzioni intese come cosa loro per cui va bene chiunque non sia di destra. Potranno tornare a farlo se e quando vinceranno le elezioni. Si chiama democrazia, un concetto che a sinistra ignorano».

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