IL MATTINO
Criminologia
22.06.2022 - 15:14
In Italia, come nel resto del mondo, c’è stato negli ultimi tempi un notevole aumento di sette di vario genere. “La criminologia assume rilevanza in questi casi, quando vari reati vengono progettati e realizzati proprio da tali organizzazioni”. “In contesti simili, la presenza del controllo mentale è forte e molti degli adepti non sono altro che pedine di una mente ancora più complessa”. Ne discutiamo con Sergio Caruso, Psicologo, Criminologo, Direttore Master CTU CTP, impegnato in vari casi noti di cronaca, autore di varie pubblicazioni tra cui Sangue del mio Sangue Falco Editore discutiamo.
Cos’è una setta? E ad oggi, che “pericolo sette” sussiste in Italia?
«Siamo abituati a considerare la setta come un gruppo di persone, specie a carattere religioso, che si separa come una sezione scissionista da un gruppo principale. Molti infatti credono, o almeno annusano, che la setta sia legata alla sezione, al settore, e insomma al latino “sectio”, un derivato di secare, 'tagliare'. Dopotutto che cosa fanno le sette cristiane se non separarsi dalla corrente dottrinale principale? Questo è vero fino a un certo punto. Di sicuro la setta si nota a contrasto: la sua professione è scostata rispetto a quella maggioritaria. Ma i significati di separazione che porta sono incidentali: la setta è una linea di condotta, una scuola che si fa fazione. Il suo nome deriva da un participio passato arcaico del verbo latino “sequi”, 'seguire': la setta sarebbe letteralmente una seguita. Il senso di distinzione convinta che emerge dalla setta è la separazione di un diverso seguire, di una diversa pratica, piuttosto che una cesura, un taglio. Da nord a sud sono ormai tantissimi i casi, di uomini donne e purtroppo minori, finiti nelle mani di sette che distruggono anima corpo ed anche le risorse economiche degli adepti poiché il loro vero Dio è senza dubbio il denaro. Casi che non si limitano solo alle truffe, ma purtroppo avvengono anche con abusi sessuali ed omicidi».
Con l’abuso dei social sin dalla tenera età, che rischio corrono i minori?
«I social utilizzati in modo errato, rappresentano un rischio in ogni campo, anche e soprattutto in ambito settario, dove “guru”, maghi, truffatori trovano terreno fertile in tantissime persone che vivono dei momenti di fragilità e/o semplicemente cercano risposte. Purtroppo devo sottolineare, da esperto del fenomeno, che molti ragazzi finiti nel circuito delle sette, non solo sono stati adescati attraverso i social con la tecnica del GROOMING, ma mediante il virtuale avviene anche il pericoloso indottrinamento».
Qual è la migliore forma di prevenzione da poter attivare oggi? Con quali collaborazione?
«La prevenzione è necessaria: tantissime associazioni e centri si occupano di intervenire in questo difficile ambito con ottimi risultati perché, informare ed anticipare il reato è sempre la migliore delle soluzioni. Ecco perché con uno staff da me diretto ed associazioni partners il 23 Giugno a Roma organizziamo un importante convegno dal titolo “Sette: L inganno del paradiso infernale “ - “Analisi del fenomeno tra omicidi rituali, violenze psicologiche in ambito esoterico, guaritori , maghi, e truffatori dell‘anima“ presso il Palazzo delle Federazioni Coni Roma. Ci sarò la partecipazione di relatori di grande competenza e spessore professionale e l’evento sarà promosso da Ancos e Confartigianato Roma, Presidente Prof Edoardo Schina , LES Roma e provincia Luca Andrieri , Wing Elettronic, Monica Jaros , Federazione Italiana, Krav Maga, Nello Vaudo e Direttore Scientifico Prof Dott Sergio caruso, con l’importante testimonianza di Virginia Melissa Adamo. Tale convegno ha l‘obbiettivo di informare i partecipanti, sulle dinamiche legate al mondo delle Sette e della manipolazione mentale».
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