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De Bonis-Braia: Lomio, coordinatore del tavolo di Lavello: «Il senatore non conosce il comparto»

Il pentastellato Saverio De Bonis è senatore della Repubblica

Saverio De Bonis, eletto senatore in Basilicata

«Come coordinatore del tavolo ed organizzatore dell’incontro di Lavello insieme a centinaia di agricoltori, ho il dovere di sottolineare in maniera molto critica la nota del Senatore De Bonis al consigliere Braia che è stato l’unico rappresentante del Consiglio Regionale da noi invitato, presente all’evento. Con la presenza autorevole del Prof. Mario Pagliara e con l’assenza dell’Assessore Cupparo e dell’intero dipartimento», lo dichiara Donato Lomio, agricoltore e tra gli organizzatori dell’evento di Lavello sul comparto cerealicolo, svoltosi il 12 maggio scorso presso l’Istituto Solimene. «A nostro avviso - rposegue -la nota é da condannare nel metodo e nel merito. Le dichiarazioni che ha rilasciato sono gravissime e fanno un danno enorme ai produttori cerealicoli lucani. Le nostre produzioni sono certificate e di altissima qualità, lo confermano le industrie molitorie che acquistano il nostro prodotto. Tra l’altro il senatore dimostra di non conoscere nemmeno le decisioni condivise in sede di tavolo verde negli ultimi quattro anni, con assessore prima Braia ma poi il suo alleato della Lega Fanelli e oggi Cupparo.
Il Senatore De Bonis - tuona Lomio - eletto nei 5Stelle poi passato al gruppo misto per poi approdare a Forza Italia, stesso partito dell’assessore Cupparo, ci auguriamo parli a titolo esclusivamente personale. Se non fosse così e la posizione fosse condivisa dal suo Partito, ci sarebbe di che preoccuparsi. Se oggi, dopo pandemia e nel pieno di una crisi geopolitica che impatta proprio il mondo della cerealicoltura direttamente, siamo rimasti in piedi é perché nella programmazione precedente e ancora in corso le pratiche del biologico, integrato e sodo, insieme alla forte scommessa sulle filiere, hanno consentito di sostenere il comparto nel rispetto dell’ambiente, riducendo le emissioni in atmosfera di CO2 e rafforzando l’organizzazione, stimolando lo stare insieme tra chi produce, chi trasforma e chi commercializza i cui investimenti sono ancora in corso. La critica sulla pratica del sodo é totalmente infondata, i dati scientifici dicono totalelmente altro. In Italia la pratica conosciuta come “Agricoltura Conservativa” è molto utilizzata ed estremamente utile nelle aree collinari e montane, perché necessità di meno lavorazioni quindi è meno costosa e soprattutto limita i fenomeni franosi e del dilavamento. In Italia é consentito l’uso del glifosato solo in presemina (e non come in Canada dove si usa per accelerare la maturazione e quindi prima del raccolto). Ignorare gli aspetti scientifici su questi temi solo per criticare il sostegno alle pratiche agro-ambietali, alla sostenibilità o alle filiere della precedente consiliatura, dimostra ancora una volta la totale inadeguatezza e superficialità del Senatore e, purtroppo, la non conoscenza del comparto lucano che ha bisogno di fare un passo in avanti ulteriore su questi temi e non mille indietro. All’Assessore Cupparo - conclude la nota di Lomio - raccomandiamo di lasciar perdere il senatore De Bonis: le sue esternazioni fanno solo male al settore. Invece è proprio all’assessore che chiediamo un confronto celere, leale e concreto».

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