IL MATTINO
Potenzacittà
16.09.2021 - 18:32
Si è tenuto ieri il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, Annunziato Vardè, alla presenza del sindaco Guarente, del Capo di Gabinetto della Provincia di Potenza, dei rappresentanti provinciali delle Forze di Polizia, della Dirigente del Sert dell’Asp Basilicata, nonché del parroco della chiesa di San Michele a Potenza e del rappresentante del Comitato di quartiere del Centro Storico. La riunione - spiega la Prefettura in una nota - è stata convocata in seguito ad alcune segnalazioni, peraltro riportate in diversi articoli di stampa, circa atti di vandalismo e schiamazzi – oltreché il caso della giovane ritrovata in grave stato di ebbrezza in via Perugia - che si sarebbero registrati nel centro storico potentino che ormai, da tempo, sarebbe interessato da tali episodi asseritamente a causa del consumo di alcool e di stupefacenti da parte dei più giovani. «Sono stati esposti gli esiti dei vari controlli effettuati e a dimostrazione degli stessi - e aggiungo a differenza di quanto si possa pensare limitatamente ai controlli - sono state elevate numerose sanzioni non solo agli esercizi commerciali ma anche agli utenti del centro storico che non hanno rispettato l'ordinanza come quella di circolazione con alcolici al seguito», è quanto afferma al Mattino, il primo cittadino del capoluogo Mario Guarente. «Ovviamente - prosegue - bisogna premettere che c'è un problema e che non è potentino ma generalizzato e dovrebbe essere esteso a livello nazionale o europeo, ovvero l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti e di bevande alcoliche da parte di minori e che in alcuni casi sfociano in atti vandalici. L'amministrazione con l'ausilio delle telecamere è risalita ai responsabili di tutte le vicende ed è notizia degli ultimi giorni l'imminente processo penale per coloro i quali imbrattarono con bombolette spray alcune zone del centro storico. Con le ordinanze e con i controlli, aggiungo che è necessario coinvolgere le scuole e le famiglie, perchè se un minore di 14 o 15 anni, di notte, è intento a fare uso e abuso di alcolici è sintomo di un disagio giovanile, che nei casi più gravi può sfociare in forme di dipendenza e di un problema riconducibile alle famiglie e che non può essere assolutamente trascurato nonostante gli sforzi del Comune e dell'Ufficio delle politiche sociali. Per questo motivo - conclude il sindaco Guarente - abbiamo inteso ascoltare la responsabile del Sert la dott.ssa Agriesti che ha manifestato piena disponibilità per alcune iniziative».
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