IL MATTINO
Salute
03.11.2020 - 20:18
Concluso il mese di ottobre — il cosiddetto periodo “rosa” — dedicato alla prevenzione del tumore al seno, in Basilicata cittadini e associazioni fanno i conti con il sistema sanitario e i relativi servizi, danneggiati dall’incremento della curva epidemica. “Agata – Volontari contro il cancro” — Associazione di pazienti che, oltre a fornire quotidianamente supporto ai malati oncologici, si batte per sensibilizzare all’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce — descrive così la situazione a cui assiste oggi: «Raccogliamo ogni giorno gli s.o.s di numerosi cittadini che si vedono negare esami e visite, che nell’ottica della diagnosi precoce potrebbero salvare vite umane. Moltissime le donne che si stanno rivolgendo a noi». L’Associazione — sulla base delle richieste di aiuto pervenute e dei propri rapporti con l’apparato sanitario — individua delle diseguaglianze sul territorio: «Quella lucana, in cui Agata vive ed opera quotidianamente, è una Regione che racchiude in sé realtà molto diverse. Stiamo purtroppo registrando molte prestazioni sanitarie inevase nel territorio materano, a fronte invece dello straordinario lavoro quotidiano svolto ogni giorno dall’Irccs Crob di Rionero in Vulture, grazie al personale medico di alta professionalità caratterizzato anche da grandissima umanità. Appare, però, evidente che il Crob da solo non possa fornire risposte all’intera popolazione lucana. È, quindi, giunto il momento di prendere atto di quanto il Covid abbia danneggiato e stia ancora danneggiando il lavoro straordinario svolto negli anni, mirante a spingere le persone a controllarsi, con l’obiettivo di scongiurare diagnosi infauste». Agata afferma di aver accolto con favore la notizia dell’aumento dei budget per le strutture private accreditate da parte della Regione Basilicata, al fine di smaltire le prestazioni di specialistica ambulatoriale rimaste inevase nel precedente lockdown e lancia al presidente delle Regione Vito Bardi e all’assessore regionale alla salute Rocco Luigi Leone un appello: «Trovare nuove e ancora più efficaci soluzioni affinché il Covid non lasci soli i potenziali malati oncologici». «Proviamo a replicare in ogni struttura sanitaria l’impegno degli operatori del Crob e ampliamo le possibilità di prestazioni strumentali e visite specialistiche sia nello stesso Irccs che nelle altre strutture presenti sul territorio».
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