IL MATTINO
Lucani in TV
26.10.2020 - 13:33
Non si ferma al primo successo il format di cucina guidato dallo chef Antonino Cannavacciuolo, che torna a vestire la divisa da professore e mentore per dieci talentuosi cuochi, protagonisti della seconda edizione di “Antonino Chef Academy” — produzione originale Endemol Shine Italy per Sky. Dal 27 ottobre ogni martedì per sei settimane, alle 21.15, su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su Now Tv. Tante le sfide che i ragazzi — tutti di età compresa fra i 18 e i 23 anni — dovranno fronteggiare; solo uno, fra tutti, farà il suo ingresso all’esclusivo ristorante Villa Crespi, due stelle Michelin — luogo in cui lo chef Cannavacciuolo fonde due culture enogastronomiche, quella piemontese, propria del territorio in cui sorge la location, e quella campana, che strizza l’occhio alle sue origini. Tornano le tre tipologie di prove: tecniche di cucina, test fuori sede e test di approfondimento. Gli studenti dovranno dimostrarsi capaci di mettere in pratica le lezioni apprese e il proprio bagaglio di conoscenze professionali e personali, sarà lo stesso conduttore ad assaggiare e votare i piatti, anche questa volta affiancato dal fedelissimo sous chef Simone Corbo. La Basilicata si inserisce in questo format, tanto giovanile quanto ambizioso, con lo chef Michele Macchia, ventiduenne originario di Filiano, comune della provincia di Potenza. Ha frequentato l’istituto alberghiero a Melfi e, poi, corsi alla Cast Alimenti; ha lavorato tra Cervia, Sardegna e Brescia; sogna di aprire un ristornate con suo padre e suo fratello. Ad accompagnarlo in questa esperienza il suo motto “sempre positivo e sempre al top”. Nel video di presentazione che gira in questi giorni sui social, indossando la parannanza scura dell’Accademia e un gran sorriso, parla un po’ di sé al pubblico: «I tre ingredienti che meglio mi descrivono sono: l’olio extravergine di oliva, perché ha carattere; il limone, dolce e al contempo aspro e poi la carne, che ti avvolge il palato e io se ho simpatia per qualcuno lo “avvolgo”, sono un buon amico». La sua dedizione affonda le radici nella famiglia: «Mio padre mi ha fatto appassionare alla cucina, quando ero piccolo aveva un ristorante. Mi piaceva guardare le padelle, tutto quell’acciaio che luccicava, il fuoco sotto le pentole. Poi c’era mia nonna che preparava la pasta fresca, impastava e faceva impastare anche me». Chiunque voglia approcciarsi al variegato panorama culinario o semplicemente fare da spettatore potrà trarre ispirazione dagli scatti che il ragazzo pubblica sul suo profilo Instagram, https://www.instagram.com/michele_macchia/, con tanto di lista degli ingredienti: dalla tartara di Fassona piemontese, salsa tonnata, tartufo e germogli alla rivisitazione della tradizionale acquasale. A destreggiarsi fra i fornelli della classe insieme a Macchia: Giulia Bianchi, Massa Carrara; Angelo Daino, Casoria; Sharon Delvecchio, Desio; Enrico Fusi, Rimini; Yvonne Inumerable, Varese; Matteo Pasutti, Osimo; Lorenzo Pozzi, Monza; Francesca Stabile, Genzano di Roma e Davide Zanonato, Cassano Magnano.
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