Cerca

covid19

Il lockdown è illegittimo: la sentenza del Giudice di Pace di Frosinone che bacchetta i Dpcm di Conte ed annulla una multa per violazione delle restrizioni

La sentenza N.516/2020: in nessuna parte della Costituzione esiste lo stato di emergenza come potere conferito al governo per motivi sanitari. Ci si può ricorrere solo per terremoti, incendi, alluvioni, valanghe. Oppure, per inquinamento. Né tantomeno può farlo da solo il Presidente del Consiglio dei ministri.

Il lockdown è illegittimo:  la sentenza del Giudice di Pace di Frosinone che bacchetta i Dpcm di Conte ed annulla una multa per violazione  delle restrizioni

il premier Giuseppe Conte

Nel pieno del lockdown, la fotografia scattata da un drone di due poliziotti che raggiungono un uomo che prende il sole sulla deserta spiaggia di Rimini ha fatto il giro del mondo. Era il 19 aprile 2020 ed il video caricato sul sito web dell'amministrazione riminese fu prontamente rilanciato dalla BBC e dal The New York Times. All'estero divenne il simbolo della tolleranza zero e della linea dura del governo italiano al fine di favorire la decrescita della curva del contagio. Molta indignazione ha suscitato anche la storia della signora Claudia, napoletana ma residente a Firenze. La donna incinta e con una figlia portatrice di handicap poco prima del lockdown torna a Napoli dalla madre. In piena fase 1, però, decide di tornare a Firenze per un'importante visita ginecologica che avrebbe incluso l'analisi genetica del nascituro, test fondamentale visto che la sua primogenita era già affetta da una patologia congenita. Così lei, la figlia, il compagno e la madre partono per la Toscana ma all'altezza di Frosinone vengono fermati e multati. «Mi sono spostata per motivi di lavoro e di salute. Gli agenti non l'hanno capito. Ci hanno tenuti fermi per oltre un'ora, sotto il sole. Non è stato piacevole» affermò la donna.
Oppure la storia del giovane agricoltore di Sabaudia che si era allontanato dal proprio domicilio per lavorare durante il lockdown e per occuparsi della commercializzazione dei prodotti agricoli, una delle poche filiere che non hanno mai subito interruzioni. Il 13 aprile 2020 è stato fermato per un controllo sulla Litoranea e ha mostrato ai carabinieri l'autocertificazione. Le spiegazioni date dall'agricoltore non hanno convinto i militari che lo hanno sanzionato: 373 euro se avesse pagato entro 30 giorni e 533 entro 60. Sono numerose le storie che hanno suscitato stupore ed indignazione e che hanno messo, talvolta in luce, notevoli abusi di potere e scarsa comprensione da parte delle forze dell'ordine. Lo psichiatra Alessandro Meluzzi interpellato da Radio Radio parlò «di misure autoritarie, alla stregua del clima da polizia fascista». La notizia di oggi, però, è che un Giudice di Pace di Frosinone con la sentenza N.516/2020 crea un rilevante precedente in materia, affermando che il lockdown imposto da Giuseppe Conte e dal governo è un abuso e le sanzioni per chi lo violava una prepotenza che superava i limiti della Costituzione. La sentenza riguarda un cittadino che l’11 aprile era stato multato perché aveva violato l’obbligo di stare a casa. Ma l’uomo tramite il suo avvocato ha fatto ricorso: risultato, non dovrà pagare la multa, a meno che la prefettura non faccia ricorso per conto del governo. Dalla sentenza si evince che in nessuna parte della Costituzione esiste lo stato di emergenza come potere conferito al governo per motivi sanitari. Ci si può ricorrere solo per terremoti, incendi, alluvioni, valanghe. Oppure, per inquinamento. Né tantomeno può farlo da solo il Presidente del Consiglio dei ministri. Infatti la decisione del giudice di pace va oltre e riguarda un fondamento della Costituzione che sta all’articolo 13 della Costituzione. «La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria». «Nell’ordinamento giuridico italiano, l’ordine di rimanere nella propria abitazione non può essere imposto dal legislatore, ma solo dall’autorità giudiziaria con atto motivato, altrimenti, ci si muove nel solco delle misure adottate in Stati non democratici come la Cina che hanno un ordinamento costituzionale autoritario giuridicamente incompatibile con il nostro ordinamento costituzionale, fondato su garanzie individuali inviolabili, ignote agli ordinamenti autoritari e agli esperti sanitari di quei paesi e del nostro, in quanto non competenti in diritto costituzionale» si legge sulla sentenza. Sarà pur solamente un Giudice di Pace il dottor Emilio Manganiello, ma la sua decisione per ora riguardante un solo ricorso a Frosinone contro una sanzione amministrativa legata ai Dpcm di Conte non può certo lasciare insensibile il legislatore e l'opinione pubblica.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione