IL MATTINO
Eccellenze lucane
01.07.2020 - 19:38
Tre paesi, due fiumi e due province: la Tenuta Marino può vantare un’estensione che interessa non solo il territorio di San Giorgio Lucano, dove ha la sua sede ufficiale, ma anche quello di Noepoli e di Senise; gode della vicinanza di due fiumi, Sinni e Sarmento, e si trova a cavallo tra la provincia di Potenza e quella di Matera. La sua fama, però, non è legata solo alla particolarità del territorio in cui sorge: la Tenuta Marino si è infatti aggiudicata il Premio Città di Pramaggiore, uno dei più prestigiosi dell’ambito vinicolo, che rientra in un ampio concorso che premia le migliori produzioni del settore: la Mostra Nazionale dei Vini di Pramaggiore, il più antico del settore. È il Matera D.O.P. Primitivo Vino Biologico Terra Aspra 2013 ad essersi aggiudicato il punteggio più alto per la regione di appartenenza, senza dimenticare il Matera D.O.P. Greco Vino Biologico Terra Aspra 2018, Basilicata I.G.P. Aglianico Vino Biologico Terra Aspra 2013 e Basilicata I.G.P. Aglianico Vinificato in Bianco Vino Biologico Terra Aspra 2016 che hanno ottenuto le famigerate medaglie d’oro.
Ottenere un riconoscimento di questo prestigio era il sogno dei suoi produttori, la famiglia Marino, che ha avviato la sua avventura nel settore vinicolo soltanto nel 2000, realizzando la prima etichetta di Aglianico nel 2007. Infatti, nasce come azienda di allevamento di bovini ed equini, per poi specializzarsi nella produzione di fragole, tra i primi in Basilicata. Soltanto in seguito, spinti da una passione comune per la viticoltura, decidono di riprendere un’antica attività che le generazioni precedenti avevano portato avanti.
Un’azienda a conduzione familiare, in cui la passione e il sacrificio hanno fatto da sprone per puntare sempre più in alto: «La prima volta che partecipammo al concorso, vincemmo una medaglia d’oro per uno dei nostri Aglianici e, per curiosità, acquistammo una bottiglia del vino che aveva vinto il Premio Città di Pramaggiore quell’anno, con il sogno, un giorno, di poterlo vincere noi. Ora che è successo davvero, la soddisfazione è davvero tanta, soprattutto per aver vinto con un vitigno non autoctono della Basilicata», ci racconta Paolo Marino. Infatti, il vincitore del premio è un vino Primitivo, originario della vicina Puglia che la famiglia Marino ha deciso di “sperimentare” nel proprio territorio, peraltro non molto conosciuto nel settore dei vini. «Per noi è importante ricevere questo riconoscimento anche per fare in modo che la zona del Pollino possa aumentare la propria fama nel settore vinicolo». Una soddisfazione accresciuta dall’essere stati gli unici in Basilicata a ricevere dei riconoscimenti tanto importanti nell’edizione 2020 del concorso, con la premiazione di cinque etichette su sette della loro produzione.
Un premio, quello della Città di Pramaggiore, che giova all’intero territorio lucano, che può confermare la qualità dei suoi prodotti enogastronomici, dimostrando che anche in una regione dalla “terra aspra” come la Basilicata possono nascere delle eccellenze in grado di farsi notare a livello nazionale.
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