IL MATTINO
L'epidemia
24.03.2020 - 10:57
Il professore Filippo Fordellone
In tutta Italia, e anche in Basilicata, i tagli del passato hanno messo a rischio la tenuta del sistema sanitario. Il professor Filippo Fordellone, Segretario Nazionale Unifad Sanità, tra gli esperti senior di Agenas, prende una posizione precisa.
Quanto e a chi sono convenuti i tagli del passato in sanità?
La spending revew e la crisi economica del terzo millennio hanno sicuramente orientato le politiche sanitarie della nostra nazione.
A chi è davvero convenuto limitare così la sanità o sarebbe meglio affermare la salute?
Oggi in piena emergenza sanitaria Covid ci viene presentato il conto amaro dei tagli pregressi
in sanità.
È vero anche che la politica sanitaria nei paesi a capitalismo avanzato si identifica con i DRG.
In passato, c'è stato un aumento smisurato di convenzionamenti di strutture private e alla luce di quanto stiamo vivendo oggi ci viene naturale affermare quale vantaggio hanno portato; si pensava infatti ad un eccellenza sanitaria, dimenticando in reltà che l'eccellenza virtuosa della nostra nazione è rappresentata dalle donne e dagli uomini del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
Si è assistito quindi a una progressiva diminuzione dei posti di terapia intensiva; infatti è ben noto che i letti di terapia intensiva e le cure intensive sono tra le meno remunerate in base ai DRG. L'amara conclusione è la seguente:''prima dell'emergenza Covid i letti di terapia intensiva in Italia erano 5.300 su una popolazione di 60.000.000''.
La vicina Germania tanto per parlarne, ha 28.000 letti di terapia intensiva e 82.000.000 di abitanti.
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