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La premio Nobel amica della Lucania

La Città della Pace e l’impegno di Betty Williams: dalla Basilicata al Sud del mondo

La nostra terra piange la sua “figlia adottiva” Betty Williams, attivista e premio Nobel per la Pace

La Città della Pace e l’impegno di Betty Williams: dalla Basilicata al Sud del mondo

L’attivista pacifista scomparsa ieri, Betty Williams sarà per sempre ricordata in Basilicata per aver ideato la Città della Pace per i bambini. Dal 2011 la Fondazione, creata dalla Regione Basilicata di concerto con i comuni di Scanzano Jonico (MT) e Sant’Arcangelo (PZ), opera al fianco degli ultimi, bisognosi d’accoglienza, dei perseguitati per motivi religiosi, etnici o di appartenenza a determinate classi sociali. Nel corso degli anni la Fondazione ha ospitato e accolto rifugiati, principalmente famiglie con bambini e minori non accompagnati, provenienti dall’Africa Nord occidentale, dal Corno d’Africa, Asia centrale e dal Medio Oriente attivando un percorso fatto di accoglienza ma soprattutto finalizzato alla tutela dei loro diritti e all’integrazione nella società italiana. Un impegno instancabile quello della pacifista irlandese sia a livello nazionale ed internazionale che ha portato la Città della Pace a creare partenariati con il segretariato dei premi Nobel della Pace, Fao, associazioni e istituzioni locali e non. Una vita per la pace e per il Sud del mondo che l’ha portata a presentare l’ambizioso progetto e le attività della fondazione al Segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon presso la sede Onu di New York nel 2014 e al Dalai Lama nel 2012 in occasione della sua visita alla Città della pace a Sant’Arcangelo e Scanzano Jonico. Dalla Basilicata al Sud del mondo, la Fondazione è diventata negli anni “un incubatore” di nuovi processi culturali e modelli di sviluppo sostenibile, partendo dalla tutela dei rifugiati, passando per “la scuola per la pace” finalizzata alla sensibilizzazione del mondo scolastico al tema dei diritti umani. In tutti questi anni la Città della pace ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento per la creazione di un contesto culturale e sociale favorevole all’accoglienza e alla generazione di nuove opportunità di lavoro sia per i rifugiati, attraverso tirocini lavorativi presso aziende locali, sia per i cittadini lucani attraverso la gestione dei progetti di accoglienza, la creazione di imprese sociali grazie anche alla solida rete di partner non solo sul territorio lucano, ma in tutto il mondo. Tanti i giovani volontari che ricordano l’esperienza con la Città della Pace come formazione sul campo, un momento di incontro, condivisione e crescita.

 

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