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Il caso

Viggiano, sulle royalty è di nuovo polemica: Comitato civico a muso duro contro il sindaco

«Viggiano non è affatto un’isola felice. Lo sviluppo non può dipendere da quanto sia elevata la spesa per le opere pubbliche, o per i megaspettacoli estivi»

In qualità di cittadini viggianesi animati da senso civico, responsabilità e attenzione per le sorti della nostra comunità, prendendo le necessarie distanze dalle dichiarazioni rese dal Sindaco Cicala alla trasmissione televisiva Report, avvertiamo l’esigenza di dissentire circa il modo in cui sono state spese le royalties nel nostro Comune .

Viggiano non è affatto un’isola felice! Non crediamo che lo sviluppo di una comunità possa dipendere da quanto sia elevata la spesa per gli investimenti nelle opere pubbliche, o nei megaspettacoli estivi che portano il paese alle luci della ribalta per un giorno per poi farlo sprofondare una volta chiuso il sipario, nel grigiore quotidiano, quando invece altre necessità incombono! Si dimentica troppo spesso la provenienza di queste risorse: i soldi delle royalties sono il frutto dello sfruttamento del nostro territorio! Anziché inneggiare alla loro spesa, decantando discutibili scelte amministrative, si dovrebbe invece dimostrare cosa si sta facendo per ripristinare il danno ambientale che nostro malgrado siamo destinati a subire! Dovrebbe dirci, il Sindaco Cicala, perché le royalties non vengono investite in opere ben più importanti come il ripristino ambientale del nostro territorio secondo la destinazione prevista dalla legge istitutiva delle stesse!

Siamo stufi del fatto che quando si parla di Viggiano e di cosa si stia facendo con le ingenti royalties di cui dispone, l’unico argomento toccato da questa amministrazione sia sempre quello di quanto si sia speso, quando spendere è la cosa più semplice che si possa fare, invece vorremmo che una volta tanto Viggiano fosse menzionato come Comune virtuoso, Comune che pensa a garantire la sua sopravvivenza nel futuro, soprattutto quando le royalties non ci saranno più, investendo nelle energie alternative, in progetti che facciano crescere la nostra comunità, in progetti di sviluppo e di occupazione per i giovani, che invece continuano ad abbandonare il paese senza mai più farvi ritorno. In fondo se i nostri giovani abbandoneranno il nostro territorio, le megapiazze e megastrutture a chi serviranno? Il rischio è che siano destinate ad essere enormi cattedrali nel deserto! Su questo argomento chiediamo poi al Sindaco Cicala le fonti dalle quali ha attinto la notizia secondo la quale la popolazione viggianese in tre anni sarebbe aumentata di 300 unità in quanto dai dati ufficiali Istat i numeri sono diversi!

Ci dispiace invece constatare come alle vere vocazioni del popolo viggianese, quali la musica, l’artigianato, il patrimonio artistico e architettonico, il centro storico, il patrimonio agricolo nonché l’enorme patrimonio ambientale, beni preziosi per la nostra comunità, che potrebbero costituire vero volano di sviluppo e occupazione stabile, in cinque anni di amministrazione, non è stata consentita altro che la minima sopravvivenza.
Rispettando le vecchie logiche del familismo amorale, infine, l’occupazione che dovrebbe essere un diritto per i cittadini e un dovere per le amministrazioni garantire le condizioni per renderla effettiva, purtroppo nel nostro Comune come del resto in buona parte della nostra Regione, è ancora ancorata a interventi di tipo assistenzialistico, vincolata alle royalties, pertanto priva di stabilità, in quanto mai nessun vero e serio progetto di sviluppo finalizzato ad un’occupazione duratura che parta da una formazione e riqualificazione professionale seria, è decollato nel territorio viggianese, men che mai negli ultimi cinque anni!

Il Comitato civico pro Viggiano

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