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A un passo dal vero

Professor Gazzettino

Capitolo XI - Romanzo a puntate di Lorenza Colicigno

Il corpo di Isabella

La poetessa Isabella Morra, uccisa a 26 anni

Era eccitante pensare che il sentiero che i passi degli innamorati di Isabella avevano nel tempo segnato dal castello alla cima del monte Coppolo fosse quello che aveva per prima percorso Isabella. I mugolii che interrompevano il silenzio, però, parlavano più dell’affanno dei non più giovani pellegrini nella scalata che della loro eccitazione da innamorati. Tuttavia l’aria era quella, si capiva proprio dal silenzio che ognuno inseguiva i propri sogni più o meno leciti, subiva l’assedio dei propri istinti più o meno dominati.

-  Amici, – fu Cendola per primo a spezzare quel silenzio a ciascuno gradito, ma imbarazzante per il gruppo – non volevo farlo oggi... troppo vicina la morte di Isabella... ma...
-  Certo il silenzio non ce la restituisce... - il dottore lo guardò di sottecchi – e tu... le eri vicino, no?
-  Vicino? Ma che dici, una studentessa...anche un po’ assillante con la sua fissazione per la poesia di Isabella...petulante...pretendeva di saperne più di me...ma figurati...la tesi poi un insieme di ovvietà, ma, comunque, mi accingevo a seguirla...
-  Ah! La seguivi...e a che punto era, mi pare che il padre mi avesse detto che si sarebbe laureata presto...
-  Noooooo...ma che presto... era all’inizio...
-  Certo che saperne più di te...ci vuole coraggio o sfrontatezza, non si sarebbe

detto, con quel suo bel visino e quella voce dolcissima...e quel foglio di cui mi dicevi...qualcosa d’interessante...ma ci volevi dire qualcosa, poco fa...o mi sbaglio...
-  Uh...una mia prossima pubblicazione...
-  Su Isabella?
-  Su Isabella...
Tutti si voltarono, per quanto potevano, impediti com’erano dai cespugli folti e anche spinosi. Il volto di Cendola era color del tramonto...

- Ecco, ci siamo...era qui che si sedeva...e ci leggeva i suoi ...
- Va bene, torniamo, - tagliò corto Cendola - sta tramontando il sole, magari

domani partiamo prima e ci fermiamo un po’ di più a leggere.
- Ma cosa poteva dire di sapere che tu non sapessi? – il dottore si era avvicinato

a Cendola - Aveva scoperto qualcosa di nuovo sull’omonima...te l’avevo detto

che quella era una fina fina...
- Assolutamente niente...aveva trovato questo foglio...non so dove... mi

ossessionava... ma niente che non fosse già noto....

Adele li aspettava paziente. Li osservava con discrezione mentre si avvicinavano al castello. Il dottore alla testa del gruppo, Cendola per ultimo. Cadevano seduti come stremati sui gradini del palazzo, ognuno preso dai propri pensieri, almeno così sembrava.

Adele volle sentirli uno a uno. Voleva capire. Giustina le aveva detto delle ricerche online di Isabella seconda. Aspettava altri particolari, ma quello che aveva saputo era già abbastanza per qualche illuminazione. Possibile che non ne avesse parlato con Cendola? Lasciò che questi scaricasse le sue tensioni seduto sul muraglione che delimitava il castello, ascoltando prima di lui qualcuno degli altri ospiti. Fu il prof. Adolevi che le parlò del foglio. Di illuminazione in illuminazione. Adolevi non sapeva nulla di ciò che c’era su quel foglio, ma ne aveva sentito qualcosa, mentre il dottore e Cendola parlavano in modo riservato...perciò sospetto.

Bisogna dire che il prof. Adolevi era una specie di gazzettino. Il naso lungo e affilato era il suo biglietto da visita, nel senso che ne aveva naso per le cose...subdorava intrecci più o meno scandalistici. A lui si doveva un dotto trattatello sugli amori di Antonio e Cleopatra, piccantello anzi che no. Ne godeva, raccontandone ad Adele mentre la guardava con occhi ammiccanti, desiderosi di complicità.

-  Sono collega di Cendola - le disse mentre il sorriso si allargava e l’occhio destro si stringeva sempre più fino a diventare una fessura loquacissima.
-  Ah... – pensò Adele – ecco il meglio del mondo accademico...
-  Un foglio, dunque, prof...
-  Adolevi, Arturo Adolevi, professore associato di letteratura moderna.
-  Un foglio, dunque, e che c’era su questo foglio...
-  Non so nulla...ma Cendola stava annunciando oggi la sua prossima pubblicazione...poi non so perché ci ha rinunciato...non è da lui...è un vanitoso...
-  Grazie, prof...
-  Adolevi, Arturo, profes...
-  Se ricordasse qualcosa... mi chiami, sa dove trovarmi...le do il mio cell, così

potrà chiamarmi in ogni momento lo ritenga utile...ma sa se Cendola è stato in

Francia recentemente?
-  Sì sì sì in Francia...è stato in Francia recentemente...per una ricerca, ha detto.

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